Il violoncellista Mischa Maisky inaugura la nuova Stagione musicale del Teatro Ristori
Venerdì 20 ottobre, alle 20.30, al Teatro Ristori di Verona avrà inizio la nuova stagione 2017-2018 con un concerto della leggenda vivente del violoncello, un autentico mito del mondo della musica internazionale: il grande violoncellista Mischa Maisky, protagonista assoluto e indiscusso del concertismo mondiale da molti anni, anche per merito delle sue incisioni per l’etichetta tedesca Deutsche Grammophone. Assieme a “I Virtuosi Italiani” presenterà al pubblico del Teatro Ristori il Concerto in Do Magg. per violoncello e orchestra di F. J. Haydn, la preghiera ebraica Kol Nidrei Op. 47 di Max Bruch e le Variazioni su un tema Rococò Op. 33 di P. I. Tchaikovsky.
Aprirà il concerto una delle sinfonie di Franz Joseph Haydn più famose: la numero 49 in fa minore “La Passione”. Composta nel 1768, la Sinfonia n. 49 appartiene a un gruppo di lavori scritti in torno a quell'epoca e riferiti allo spirito dello "Sturm und Drang", ossia del noto movimento preromantico. Una maniera appassionata che dà ragione di certi titoli, come questo della Sinfonia n. 49 o della più tarda (del 1772, nonostante porti il n. 44) "Sinfonia funebre".
Di seguito uno dei brani più popolari e amati della letteratura violoncellistica: il Concerto n. 1 in Do maggiore. È da credere che il Concerto sia stato composto per Joseph Weigl, violoncellista dell'orchestra di corte degli Esterhàzy lungo quasi tutti gli anni sessanta. Il primo tempo, Moderato, procede deciso e ritmicamente misurato con un andamento quasi di marcia, e sta formalmente in bilico fra il modello del concerto barocco e quello moderno del tempo di sonata, che lo stesso Haydn andava fissando.
Di Max Bruch verrà eseguito l’Adagio per violoncello e orchestra op. 47, Kol Nidrei. Composizione del 1881, scaturita nell’ambito delle ricerche operate da Max Bruch sul canto tradizionale centro-europeo, Kol Nidrei è formata da una serie di variazioni su due antiche melodie ebraiche risalenti al VII – VIII secolo.
Concluderà la serata uno dei cavalli di battaglia del musicista lettone: le Variazioni su un tema Rococò di Tchaikovsky. Si tratta di una composizione ispirata alla poetica del Settecento e in primo luogo all'esempio mozartiano, della cui musica l'autore fu un fedele e appassionato ammiratore.
Dopo il concetto dell’inaugurazione, il successivo appuntamento con la Stagione Concertistica del Teatro Ristori sarà venerdì 24 novembre sempre alle 20.30. Protagonista la Camerata Bern con il violoncellista Julian Steckel.
IL VIOLONCELLISTA MISCHA MAISKY
“Mischa Maisky può vantarsi di essere l’unico violoncellista al mondo ad aver studiato sia con Mstislav Rostropovich che con Gregor Piatigorsky”, sottolinea il maestro Alberto Martini, direttore artistico del Teatro Ristori. “Nato in Lettonia, ha studiato in Russia e, dopo il suo rimpatrio in Israele, Mischa Maisky è stato accolto con grande entusiasmo a Londra, Parigi, Berlino, Vienna, New York, Tokyo e nei più importanti centri musicali”.
Mischa Maisky si considera un cittadino del mondo: “Suono un violoncello italiano, con archetti francesi e tedeschi, corde austriache e tedesche. Mia figlia è nata in Francia, mio figlio maggiore in Belgio, il terzo in Italia e il più piccolo in Svizzera. Guido un’auto giapponese, indosso un orologio svizzero, una collana indiana e mi sento a casa ovunque ci siano persone che amano la musica classica“.
Durante gli ultimi 25 anni, con contratto in esclusiva per la Deutsche Grammophon, ha effettuato più di 30 registrazioni con orchestre quali Wiener Philharmonic, Berliner Philharmonic, London Symphony, Israel Philharmonic, Orchestre de Paris, Orpheus und Chamber Orchestra of Europe.
Le sue registrazioni sono state acclamate dai critici di tutto il mondo e sono state premiate per ben cinque volte con il prestigioso Record Academy Prize a Tokyo, tre volte con il Deutscher Schallplattenpreis, con il Grand Prix du Disque a Paris e con il Diapason d’Or of the Year, così come con le ambite Grammy nominations. Musicista di fama mondiale, ospite dei maggiori festival internazionali, ha collaborato con alcuni fra i migliori direttori d’orchestra.
Per informazioni sull’attività del Teatro Ristori: www.teatroristori.org
(fonte foto Teatro Ristori)