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Cronaca Zai / Viale del Lavoro

Vinitaly. Polizia di Stato e Unione Italiana Vini insieme per il bere responsabile

Allo stand nel Salone internazionale del vino anche l'incontro tra il viceministro all'agricoltura Andrea Oliviero e il vicaro del capo della polizia Luigi Savina

Lo stand della Polizia di Stato presente quest’anno al Vinitaly come spazio espositivo collegato alla più ampia campagna di comunicazione sociale finalizzata al bere consapevole, denominata "In Vino Virtus - Enjoy your wine don’t drink your life", ha visto la visita del viceministro alle politiche agricole Andrea Olivero, accolto dal vicario del capo della polizia prefetto Luigi Savina.

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La sinergia tra Polizia di Stato ed Unione Italiana Vini ha permesso di veicolare il messaggio educativo legato al bere responsabile, in una vetrina di respiro internazionale come il Vinitaly. Un’alleanza che se da un lato consente all’Unione Italiana Vini di valorizzare il patrimonio culturale nazionale del vino e della sua produzione, fino ad elevarla quale eccellenza nazionale, dall’altro evidenzia l’attenzione e la sensibilità della Polizia di Stato nel contrasto all’abuso nel consumo del vino. 

Lo scopo è quello di promuovere i valori della guida sicura, nel consumo di qualità piuttosto che di quantità e informare per prevenire ogni grave conseguenza connessa all’abuso di alcolici. Ecco perché le aziende vitivinicole hanno prestato la loro collaborazione nel realizzare bottiglie etichettate con il logo della Polizia di Stato ed il claim della campagna, affiancando ad essi il logo della loro azienda.

"La demonizzazione dell’alcol in generale, che coinvolge anche il nostro settore - ha dichiarato Domenico Zonin, presidente dell'Unione Italiana Vini - ha indotto la politica e le istituzioni ad adottare strategie proibizionistiche incentrate su sistemi sanzionatori, considerati l’unica soluzione al problema dell’abuso, nonostante ne sia stata dimostrata l’inefficacia. Da qui l’importanza di essere fianco a fianco, per il secondo anno consecutivo, in una campagna di comunicazione sociale impegnata a promuovere i valori della guida sicura e, quindi, a scoraggiare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza. Dopo il grande successo avuto anche quest’anno al Vinitaly, siamo pronti non solo per la terza edizione di questa iniziativa, che dovrà diventare un appuntamento fisso della Fiera veronese, ma anche per lavorare con la Polizia di Stato durante tutto l’anno per sviluppare al meglio questo importante messaggio".

Alle parole del presidente Zonin si aggiungono anche quelle del consigliere dell'Unione Italiana Vini, Sandro Sartor: "La sensibilità che la Polizia di Stato ha confermato di avere nei confronti del consumo moderato e responsabile del vino, senza demonizzarne l’uso conferma l’importanza dei valori che la nostra Associazione professa da anni in tema di bere responsabile. La risposta ricevuta in pochi giorni da molte aziende associate per la seconda edizione di questa iniziativa è stata ampia, rapida ed entusiasta e ne siamo orgogliosi. Tutto questo dimostra la forte sensibilità sul tema da parte degli imprenditori vitivinicoli italiani".

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