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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, la Tasi sulla prima casa? Dal governo col "Salva Roma" si potrà pagare entro metà dicembre

Nel capoluogo scaligero l’intenzione sarebbe comunque quella di tenere l’aliquota al massimo (2,5 per mille), al quale aggiungere lo 0,8 sulla prima casa. A giugno arriverà la decisione definitiva

La Tasi? Rimandata a dicembre. E’ quanto ha realizzato il Comune di Verona sulla base delle notizie che arrivano dal governo. La Tasi mira a far contribuire i cittadini su spese come arredo urbano, manutenzione strade, fognature e tubature acqua e illuminazione pubblica. E una delle tre componenti della Iuc, imposta comunale unica, che racchiude l’Imu sulla casa e i fabbricati, la Tari, che è la componente sui rifiuti e appunto la Tasi. Quest’ultima è al centro della conversione in legge del decreto Salva-Roma chge, se non approvata entro il 23 maggio 2014, porterà la scadenza della Tasi-prima casa entro il 16 dicembre, in un unico versamento.

Dell’ipotesi che la delibera passi in tempo utile non è molto convinto l’assessore comunale alle Finanze di Verona, Pier Luigi Paloschi, e quindi con tutta probabilità il pagamento per i cittadini scaligeri andrà effettuato entro metà dicembre. Com spiega il Corriere Veneto,

«La Tasi sulla prima casa – spiega l'assessore – potrà essere pagata in un'unica soluzione, entro il 16 dicembre. La decisione è stata presa con il cosiddetto decreto Salvaroma-ter, e riguarda tutti i Comuni che non abbiano ancora fissato le aliquote definitive della nuova tassa entro fine maggio, pubblicandole sul sito governativo. Ed è esattamente questo il caso di Verona: la delibera relativa al nuovo regolamento della Tasi – spiega infatti Paloschi – verrà discussa solo in una delle prime riunioni di giunta di giugno». Diversa invece la situazione per chi deve pagare la tassa sulle seconde case. Qui le date di scadenza per il pagamento sono due: la prima il 16 giugno, la seconda il 16 dicembre. Se palazzo Barbieri (come sembra ormai certo) non fisserà le aliquote entro fine mese, i contribuenti dovranno pagare, entro il 16 giugno, la metà dell'aliquota Tasi di base, che è dell'uno per mille: entro quella data dovrà perciò essere versato lo 0,5 per mille. Il saldo, poi, andrà effettuato anche in questo caso entro il 16 dicembre.

IMU E TASI, IL COMUNE DIRADA OGNI DUBBIO: ECCO LE SCADENZE DELLE TASSE

COME SARA' IL CALCOLO - Sull’aliquota della Tasi i Comuni hanno infatti autonomia. Il minimo è dell’uno per mille, il massimo è il 2,5 per mille. Ma in seguito al decreto “Salva Roma” a Verona sarà possibile alzare la Tasi di un 0,8 per mille riferibile, a discrezionalità del Comune, sulla prima abitazione o su tutti gli altri immobili. Nel capoluogo veronese l’intenzione sarebbe comunque quella di tenere l’aliquota al massimo (2,5 per mille), al quale aggiungere lo 0,8 sulla prima casa. Poi però bisognerebbe impostare un calcolo tra la differenza tra la nuova quota da pagare e la vecchia Imu. A conti fatti era meglio tenere l'Imu. Nel bilancio 2013 stilato in Comune, sono entrati i soldi derivanti dal pagamento dell’Imu per seconde case ed edifici industriali per 120 milioni di euro. Otto di questi sono ritornati allo Stato dopo la riduzione da 33 a 25 milioni di euro del Fondo di solidarietà.

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