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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Cittadella

"Verona per la Palestina": nuovo corteo in città per chiedere il cessate il fuoco

Dopo quella di giovedì che si è tenuta in piazza Pradaval, sabato pomeriggio una nuova iniziativa a favore del popolo palestinese è in programma Verona, questa volta in piazza Cittadella

«La rete "Verona per la Palestina" organizza per il giorno 11 novembre un corteo a supporto del popolo palestinese e della sua resistenza con appuntamento alle ore 14 presso piazza Cittadella». Dopo quella di giovedì, con questa nota viene annunciata una nuova manifestazione a Verona in favore della popolazione palestinese, messa a dura prova dal conflitto riaccesosi circa un mese fa. 
Della rete che promuove la nuova iniziativa fanno parte: Associazione tunisini di Verona,  Potere al Popolo – Veneto, Comunità Palestinese del Veneto, Laboratorio Autogestito Paratod@s,  Infospazio161, Non Una di Meno Verona, One Bridge To Idomeni, FGC Verona, Rifondazione Comunista Verona,  Circolo Pink, Eimì, Sinistra Italiana Verona, PCI Verona, FGCI Verona, Possibile Verona, Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, Circolo Celia Sanchéz Manduley di Verona, Mediterranea Verona, Virtus Verona Rude Firm 1921, Giovani Comunisti di Verona, Palestra Popolare Jacovacci, USB Verona e Associazione “Il mondo di Irene”. 

Gli organizzatori dell'iniziativa proseguono spiegando che «da piú di un mese, ormai, il regime sionista di israele porta avanti indisturbato, sotto gli occhi del mondo e delle istituzioni, un genocidio che, ad oggi, ha visto almeno 11.000 morti e più di 20.000 feriti all’interno della Striscia di Gaza. Il regime di apartheid israeliano sta attuando una vera e propria pulizia etnica, massacrando intere famiglie, bambini, donne, uomini e anziani; bombardando ospedali, campi profughi e strutture protette, violando il diritto internazionale e commettendo, impunito, continui crimini di guerra. Inoltre, le recenti dichiarazioni allarmanti di Netanyahu rispetto l'intenzione di rafforzare lo stato di totale controllo e occupazione militare di Gaza manifestano quanto sia fondamentale, ora piú che mai, condannare tale posizione e sostenere la richiesta per la liberazione dei territori palestinesi in nome del rispetto dei diritti umani fondamentali e del principio di autodeterminazione dei popoli».

«Sabato 11 novembre ci riverseremo nelle strade della città - insistono gli organizzatori - per unirci alla voce dei diversi movimenti che in massa stanno chiedendo al governo Italiano e all’Unione Europea di schierarsi apertamente dalla parte del cessate il fuoco, come invocato anche da Amnesty International e dall’ONU. Chiediamo, inoltre, che come comunità internazionale si cooperi in modo più incisivo per la tutela della popolazione civile all’interno della Striscia di Gaza e dei territori palestinesi attualmente occupati illegalmente dall’esercito sionista. Chiediamo Giustizia per un popolo che resiste al colonialismo israeliano da 75 anni. Chiediamo Giustizia affinchè il regime sionista risponda per i suoi crimini di guerra
La manifestazione è aperta alle persone di qualsiasi orientamento religioso e politico contrarie ad ogni forma di razzismo, fascismo e fondamentalismo».

Fiaccolata in piazza Pradaval

Come detto, nei giorni scorsi è andata in scena un'altra manifestazione a sostegno del popolo palestinese, quella organizzata dalle associazioni Verona per la Libertà e Veneto Russia, che ha visto gli interventi dell'avvocato Roberto Bussinello e dell'avvocato palestinese Mohammed Soleiman, i quali, riferiscono gli organizzatori, «hanno denunciato le condizioni estreme in cui "vive" (o meglio muore) il popolo palestinese, situazione aggravatasi dopo lo scorso 7 ottobre ma che continua da 75 anni». Concordi organizzatori, relatori e manifestanti, circa un centinaio, che hanno partecipato all'iniziativa del 9 novembre: «Parlare solo di pace è riduttivo e opportunista se non si condanna il genocidio che Israele, ora nella persona del premier Netanyahu, sta compiendo ai danni del popolo palestinese. Con la complicità della Comunità Europea e del Governo Italiano (che, ricordiamo, si è astenuto dalla votazione sulla tregua avvenuta alle Nazioni Unite), le vittime dal 7 ottobre ad oggi risultano essere 11 mila, per la maggior parte donne e bambini: fatti condannati dagli stessi ebrei ortodossi che non condividono le continue stragi di innocenti e si dissociano dalle politiche israeliane sioniste».

«Da parte dei manifestanti ferma condanna al sionismo (movimento politico), posizione da non confondere con l'antisemitismo, com'è tanto in voga nelle ultime settimane», hanno concluso gli organizzatori.

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