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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, inchieste Agec e Giacino: in Comune emergono i nodi al pettine di Tosi

Lo scandalo delle inchieste sulle mense scolastiche e sull'affaire che investe il vicesindaco non smettono di infuocare il dibattito in città e a Palazzo Barbieri. E intanto il sindaco deve pensare anche alle "primarie"

Scandali su appalti Agec e l'affare Giacino. Continuano i grattacapi per il sindaco Flavi Tosi, che sarà al centro di un'altra settimana "infernale" sotto il profilo politico e amministrativo. E ad aggiungersi agli impegni in Consiglio comunale ci sono anche quelli di promozione, per la sua campagna di presentazione della Fondazione "Ricostruiamo il Paese". All'ordine del giorno a Palazzo Barbieri resta il nodo sulla realizzazione del centro commerciale in Fiera. La scorsa settimana l'approvazione del piano era saltata per mancanza del numero legale, nella stessa giornata in cui in aula le minoranza avevano presentato una sfilza di interrogazioni sul caso Agec e del vicesindaco Giacino. Quest'ultimo era stato accusato da una lettera anonima. Giacino, all'indomani del presunto scandalo, aveva ribadito che l'indagine nasce dalla missiva nella quale un "Corvo" ha lanciato accuse su presunte consulenze professionali tra la moglie, avvocato, e pratiche per concessioni di lavori pubblici. "Io non mi occupo di appalti pubblici, è un settore che mi è estraneo", ha spiegato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica, che riguardo alle consulenze ha aggiunto: "Tutti sanno che le pratiche urbanistiche passano dagli uffici comunali, per i pareri e le concessioni, non dall'assessore, questo succedeva ai tempi della Prima Repubblica".

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Non accenna a sgonfiarsi nemmeno la bufera Agec, l'azienda comunale che si occupa della gestione di alloggi pubblici, cimiteri, farmacie e soprattutto mense scolastiche. Proprio gli appalti sulla refezione scolastica ha scosso l'intera amministrazione comunale. Le accuse imputate alle quattro persone in carcere e agli altri cinque dirigenti e funzionari di Agec ai domiciliari vanno, a vario titolo, dalla corruzione al peculato, dalla turbativa d'asta al falso in atto pubblico. Nel frattempo sono nati comitati di genitori che chiedono una "commissione sulle mense", appoggiati da Pd, Sel e Movimento 5 Stelle. Sul caso Agec, così come per Giacino, il sindaco si era già espresso con incondizionata "fiducia". Ma in discussione ci sono anche i parcheggi, specialmente quello di piazza Corrubbio che, come spiega l'Arena, sarebbe "rimasto pressoché inutilizzato" e gli stalli in piazza San Zeno. Più, ovviamente, il nodo del filobus. Tosi, intanto, deve pensare anche alla presentazione della sua Fondazione, con la quale  chiede a gran voce le primarie nel centrodestra per eleggere il leader dopo Berlusconi. Prima a Palermo a colloquio con gli imprenditori e poi a Catania per un dibattito sulla legalità, ora il segretario veneto della Lega Nord passerà a Pescara e a L'Aquila, in Abruzzo, venerdì prossimo.

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