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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Sgarbi: «Non autorizzare più la Stella sull'Arena». Tosi: «È un simbolo da non cancellare»

Una parte dell'archiscultura è caduta ed ha danneggiato l'anfiteatro. Il sottosegretario alla cultura chiede che non sia più posizionata in Piazza Bra. L'ex sindaco non è d'accordo: «Non si deve gettare il bambino con l'acqua sporca»

Rimarrà sotto sequestro per almeno una settimana l'Arena di Verona dopo l'incidente avvenuto ieri, 23 gennaio, durante le operazioni di smontaggio della Stella Cometa che da quasi 40 anni abbellisce l'anfiteatro di Piazza Bra durante le feste natalizie. Un incidente senza morti né feriti, ma con un danneggiamento dei gradoni dell'Arena causato dallo scivolamento di una parte dell'archiscultura.
Il sequestro dell'Arena è stato disposto dalla procura scaligera, la quale ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di danneggiamento colposo.

«Mai più la Stella dentro l'Arena», è stato il commento del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi su quanto accaduto ieri in Piazza Bra. Un reazione che divide tra favorevoli e contrari. Alcuni veronesi, attraverso i social, hanno dichiarato di essere d'accordo con Sgarbi. Mentre, con una nota ufficiale, il deputato di Forza Italia ed ex sindaco Flavio Tosi ha giudicato affrettata e drastica la soluzione del sottosegretario. «Non si deve gettare il bambino con l'acqua sporca - ha dichiarato Tosi - L'incidente invece suggerisca di sottoscrivere un protocollo operativo che implementi i livelli di sicurezza di montaggio e smontaggio della struttura. La Stella da tempo è un simbolo per i veronesi, un pezzo del loro Natale, è tradizione, cultura ed anche volano turistico per la città. Non si possono cancellare quasi 40 anni per un incidente nato probabilmente da un grave errore umano, forse favorito anche dal fortissimo vento che si è abbattuto lunedì su Verona. È chiaro che in quelle condizioni metereologiche spostare pezzi che pesano tonnellate è difficile e ragionevolmente andava proprio evitato. Ma in quasi 40 anni che c’è la Stella non è mai successo nulla. Non autorizzare più la sua installazione sarebbe come vietare il traffico veicolare al primo incidente d'auto. Non facciamoci trascinare dall’onda emotiva. In tutto il mondo si sono trovati sistemi di ultima generazione per installare in totale sicurezza strutture anche molto più complesse e pesanti ed anche in prossimità dei monumenti. Non casualmente per decenni più sovrintendenti hanno confermato l’autorizzazione a posare la stella, la quale non lede assolutamente l’anfiteatro. È presumibile che a fare danno sia stata la superficialità nel sottovalutare le condizioni meteo, ma per valutare e quantificare le responsabilità c’è la magistratura».

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