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Cronaca San Bonifacio / Piazza Costituzione

San Bonifacio, emergenza idrica: cittadini contro agricoltori per accapararsi l'acqua

Nella frazione di Locara, un terzo dei residenti non è servito dall'acquedotto pubblico e si rifornisce con pozzi privati. I continui prelievi dalla falda ad opera degli agricoltori ha fatto rimanere a secco molte famiglie

Nonostante in questi primi giorni di agosto le temperature siano più miti, l'emergenza idrica nel veronese non può dirsi superata. Con l'ordinanza 80 sulla limitazione dell'uso dell'acqua potabile, il Comune di San Bonifacio tenta di porre rimedio a un problema idrico riguardante la frazione di Locara. Qui, un terzo dei residenti non è servito dall'acquedotto comunale, perciò le famiglie attingono dai propri pozzi artesiani privati. Questi pozzi, a loro volta, attingono da una falda dalla quale prelevano acqua anche gli agricoltori della zona. Visto l'alto fabbisogno idrico necessario per irrigare i campi, sempre più spesso gli abitanti di Locara restano a secco.

Dunque, per porre rimedio al problema, il sindaco di San Bonifacio, Gianpaolo Provoli, ha emesso un'ordinanza che vieta agli agricoltori di irrigare i campi durante il giorno, quando il fabbisogno idrico delle famiglie è maggiore. Tale divieto non vale per quei pozzi artesiani che arrivano alla sola profondità di 50 metri, a livello della quale, l'acqua della falda non è potabile.

L'ordinanza non è e non può essere la soluzione definitiva all'emergenza idrica nelle frazioni di San Bonifacio non servite dall'acquedotto, perciò il primo cittadino ha sollecitato Acque Veronesi a completare l'opera per portare l'acqua anche a Locara; inoltre, Provoli auspica che vengano apportate delle migliorie all'acquedotto, per affrontare meglio la siccittà verificatasi quest'estate.

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