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Cronaca Borgo Trento / Lungadige Attiraglio

Serbatoi idrici riempiti con le autocisterne: la crisi dell'acqua non è ancora finita

La tregua offerta dal caldo ha ridimensionato i consumi, che restano comunque molto elevati. Così proseguono gli sforzi di Acque Veronesi per evitare che altri centri si ritrovino 'a secco'

Situazione idrica in fase di miglioramento nel veronese, ma restano ancora delle criticità e preoccupazioni per i prossimi giorni. Non è, infatti, possibile escludere ricadute, essendo l’equilibrio raggiunto in queste ore tutt’altro che stabile. Le temperature sono certamente diminuite e, oltre a ciò, molti Comuni hanno adottato delle misure straordinarie, imponendo vincoli e limiti ai consumi di acqua.
Ma il miglioramento di questi giorni, purtroppo, non è dovuto ad un aumento della quantità d’acqua disponibile, quanto piuttosto all’operosità e agli sforzi di Acque Veronesi, le cui autocisterne costantemente riforniscono le aree maggiormente colpite dalla siccità. Il Presidente Niko Cordioli, come riportato dall’Arena, si è comunque detto sollevato: “La tregua dal caldo ci fa, letteralmente, tirare un sospiro di sollievo dopo giorni difficili. In media, i serbatoi ora contengono il 50-60 per cento dell'acqua normalmente presente. E nelle frazioni più in difficoltà, dove l'acqua ancora manca o scarseggia, riforniamo direttamente i serbatoi con le cinque autocisterne ordinarie, alle quali ne abbiamo affiancate altre. Infatti non ci pervengono più segnalazioni di difficoltà”.
Al di là di ciò, tuttavia, i consumi idrici restano comunque molto elevati: verso maggio e giugno si attestavano attorno ai 200mila metri cubi giornalieri, mentre a luglio si è arrivati fino a 320mila metri cubi. Cifra da capogiro che fortunatamente è calata nell’ultimo periodo fino a quota 290mila metri cubi. Si continua a sperare nella pioggia naturalmente, ma il vero banco di prova sarà la prima decade di Agosto, periodo per il quale è previsto un cospicuo aumento delle temperature.

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