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Cronaca San Zeno / Piazza Pozza

Nessun dietro front dall'Ordine degli avvocati sulla serata di Fortezza Europa

Agli avvocati che parteciperanno sarà riconosciuto un credito formativo, ma le richieste di revocarlo continuano perché l'associazione che la organizza fa parte del panorama culturale dell'estrema destra

Fortezza Europa non è un'associazione bollata come fuorilegge e comunque i crediti formativi si assegnano sulla base dei contenuti degli eventi e non sono giudizi di merito su chi organizza. Non accenna a nessun dietro front l'Ordine degli avvocati di Verona, al centro di una polemica per un credito formativo concesso agli avvocati che parteciperanno all'incontro sulla legittima difesa organizzato per giovedì 30 novembre da Fortezza Europa, organizzazione che già dal nome richiama panorami culturali affini all'estrema destra (Fortezza Europa era il nome utilizzato dalla Germania nazista per indicare i territori sottoposti alla sua influenza durante la seconda guerra mondiale).

Eppure le richieste di un ripensamento continuano ad arrivare, anche da esponenti politici come Mattia Fantinati, deputato veronese del M5S.

Fortezza Europa è nata da una costola di Forza Nuova a Verona - scrive Fantinati - Il capo della risulta essere Yari Chiavenato, già segretario provinciale di FN, arrestato e poi assolto nel '96 per avere appeso in curva un manichino impiccato raffigurante il giocatore olandese di colore Michel Ferrier ed indagato anche per l'irruzione negli studi di Telenuovo nel 2003 durante un dibattito a cui partecipava l’esponente musulmano Adel Smith.

Ma anche gli stessi avvocati veronesi, contrari a questa assegnazione di un credito formativo, con una lettera indirizzata all'Ordine hanno espresso la loro indignazione.

Riteniamo che siano sempre utili le occasioni di dibattito dialettico nelle materie di diritto su questioni controverse anche a livello di opinione pubblica - scrivono alcuni avvocati veronesi - In maniera altrettanto convinta siamo però convinti che in tali occasioni vadano considerati i contenuti e le modalità di strutturazione dell'evento nonché la qualifica dei soggetti e la natura delle associazioni coinvolte o promotrici, per valutare se l'evento abbia un valido contenuto formativo sotto il profilo giuridico, tale da meritare l'accreditamento. In tale caso, a parere nostro, tale doverosa attenzione non è stata prestata. Ci pare negata alla base la possibilità di un valido approfondimento culturale e di un contraddittorio presupposto di ogni confronto che aspiri ad essere da un punto di vista scientifico anche evento formativo. Per primi e prime auspichiamo che sia sempre tutelata la libertà di pensiero ed espressione, convinti e convinte però che vada parimenti contemperata con i valori e principi antifascisti, nei termini prescritti dal nostro ordinamento costituzionale.

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