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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Montorio / Via dei Peschi

Morto sul lavoro a 40 anni, lascia due figli: i sindacati chiedono più sicurezza

Si chiamava Alessio Menegolli l'elettricista che lunedì mattina ha perso tragicamente la vita in una ditta di Montorio. L'ennesima "morte bianca" che ha portato Ugl, Cisl, Cgil e Uil a chiedere l'intervento delle istituzioni per arginare il problema

Lavorava come elettricista per una ditta di Ponte Florio e da qualche tempo abitava a Bosco Chiesanuova Alessio Menegolli, il 40enne rimasto vittima nella mattinata di lunedì dell'ennesimo incidente sul lavoro avvenuto nel Veronese. 

Il drammatico episodio si è verificato alla Ingessil srl, situata al civico 13 di via Dei Peschi a Montorio, intorno alle ore 10. Menegolli si trovava sul posto per svolgere alcuni lavori di manutenzione e camminava nel cortile dell'azienda, mentre un camion che aveva finito di caricare si trovava sulla pesa per le verifiche del caso. Concluse le operazioni, il mezzo pesante avrebbe iniziato lentamente la sua manovra che lo avrebbe portato a svoltare a destra e in quel frangente avrebbe travolto il 40enne: forse sovrappensiero, l'elettricista si sarebbe trovato in un punto dove non ci sarebbero dovuti essere pedoni e non si sarebbe accorto che il camion aveva ripreso la propria marcia, finendo schiacciato dagli pneumatici posteriori. 
L'allarme è scattato immediamente e sul posto si è precipitato il personale del 118 con automedica ed ambulanza, ma per Menegolli non c'è stato niente da fare ed è morto sul posto a causa dei gravi traumi subito. Sul luogo dell'incidente sono arrivati anche i carabinieri e i tecnici Spisal, i quali si occuperanno di verificare la dinamica del fatto, potendo contare anche sulle telecamere dell'azienda che avrebbero ripreso l'intera scena. Come da prassi, l'autista risulta indagato per omicidio colposo, dal momento che si è verificato un decesso. 
Menegolli era separato e lascia due figli piccoli. 

Una tragedia che ha richiamato ancora una volta l'attenzione sulla questione relativa alla sicurezza sul luogo di lavoro. «A nome dell’Ugl esprimo cordoglio alla famiglia dell’elettricista 40enne investito nel parcheggio esterno di una ditta che produce silicati a Verona, nella frazione di Montorio», inizia così la nota congiunta firmata da Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Leonardo De Marzo, Segretario Regionale UGL Veneto, che poi proseguono: «In attesa degli accertamenti ad opera delle Forze dell’Ordine ribadiamo sgomento e indignazione di fronte ad un tragico infortunio mortale sul luogo di lavoro che si doveva e poteva evitare. Occorre intervenire subito rafforzando i controlli e la formazione sulla sicurezza per porre fine a questa intollerabile strage quotidiana. Chiediamo al Governo di aprire quanto prima un tavolo con le parti sociali per implementare gli strumenti a tutela della prevenzione e prevedere un Piano nazionale sulla sicurezza. Con la manifestazione "Lavorare per vivere", l’UGL intende sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul tragico fenomeno delle "morti bianche"».

Anche la coordinatrice di Uil Verona, Barbara Marchini, e i segretari scaligeri di Cgil e Cisl, Francesca Tornieri e Giampaolo Veghini, sono intervenuti sul tema, avazando le proprie proposte: «Anche oggi l'elenco dei morti si allunga di una vittima! Un operaio, non dipendente dell'azienda, quindi esterno, che ancora una volta nessuno ha messo nelle condizioni di capire, conoscere ed essere consapevole dei rischi! Oggi Verona raggiunge la quota di 17 morti bianche, ancora prima in Veneto! A quanto pare la sicurezza sui luoghi di lavoro non trova sostegno, nessuna priorità per la tutela della vita delle persone! Serve una svolta! Va rivisto il modello! Il sistema Spisal va messo nelle condizioni di diventare un organismo di assistenza, consulenza e vigilanza che affianchi ogni azienda, nessuna esclusa, nell'accompagnamento alle implementazioni delle misure di prevenzione e protezione. Chiediamo alla Regione Veneto, che ha la competenza istituzionale sulle strutture di vigilanza, di rivedere il sistema portando Spisal Veneto ad essere il primo in Italia! 
Cgil, Cisl, Uil di Verona stanno valutando quali altre iniziative mettere in atto a livello locale. 
Le confederazioni con tutte le loro categorie saranno presenti alla manifestazione nazionale del 22 ottobre prossimo a Roma per chiedere: che le risorse del PNRR vadano investite in prevenzione; che le aziende non certificate in SSL vengano sottoposte a stretta vigilanza, servono criteri di qualificazione obbligatori; formazione ed addestramento sottoposti a vigilanza di RLS/RLST; gli Spisal vanno rafforzati per garantire assitenza alle imprese; copertura di CCNL maggiormente garanti della SSL in caso di appalti, subappalti o compresenza di più imprese; rafforzare la materia di SSL nei programmi scolastici». 

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