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Cronaca

Presunte molestie in consiglio regionale. «Comportamenti inammissibili»

Tanti i commenti di solidarietà per la consigliera leghista Cecchetto, la quale ha accusato il collega di Fratelli d'Italia Formaggio. E Ciambetti convoca l'ufficio di presidenza per esaminare la vicenda

Lui di Fratelli d'Italia e lei della Lega, partiti diversi ma nella stessa maggioranza in consiglio regionale. Due consiglieri regionali vicentini, lei di Montecchio Maggiore e lui di Albettone, con entrambi un passato da sindaco. Due colleghi e un'accusa, quella di avere superato il limite tra l'esuberanza e la molestia. La consigliera regionale leghista Milena Cecchetto ha accusato il consigliere di Fratelli d'Italia Joe Formaggio di aver compiuto atti molesti.

La molestia si sarebbe verificata ieri, 7 marzo, durante una pausa del consiglio regionale. In un'aula esterna a quella in cui i consiglieri dibattono e votano, a Palazzo Ferro Fini, Formaggio e Cecchetto si sarebbero seduti su un divanetto a parlare. In quel divanetto, Formaggio avrebbe palpeggiato Cecchetto e l'avrebbe anche raggiunta con un bacio non gradito.
«Nella mia vita, politica e personale, sono sempre stata in grado di difendermi - ha dichiarato ad Ansa la consigliera leghista - Conosciamo tutti il carattere esuberante di Joe Formaggio: quello che è successo è però inqualificabile ed inaccettabile. Sono molto delusa e amareggiata da un comportamento del genere: essere stati colleghi da sindaci prima e oggi da consiglieri non giustifica un comportamento così aggressivo ed irruento. Ogni donna ha un proprio confine del rispetto e della sensibilità: oggi sono sconcertata perché quel limite il collega con me lo ha superato».
Dall'accusa di aver avuto un comportamento molesto, Formaggio si è difeso dicendo di aver «spinto giù sul divano» la collega. Cecchetto, secondo Formaggio, sarebbe stata «tranquilla». E prima di andar via, ci sarebbe stato «un bacio sulla guancia». Il consigliere, dunque, nega che ci sia stato un palpeggiamento.

L'episodio, complice anche l'8 marzo, Giornata internazionale delle donne, ha risuonato anche oltre i confini del Veneto. E all'interno del consiglio regionale, i commenti si sono moltiplicati. Il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha convocato l'ufficio di presidenza per esaminare la vicenda, ma intanto ha espresso vicinanza e solidarietà a Milena Cecchetto. «Al di là di ogni altra considerazione, resta il grave fatto di una consigliera regionale che si è sentita offesa e molestata, vittima, al pari di troppe donne, di comportamenti inammissibili che violano ogni norma etica, le regole della civile convivenza e del reciproco rispetto che sono alla base della nostra comunità - ha detto Ciambetti - A titolo personale, esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla collega Milena Cecchetto e a tutte le donne vittime di una perversa cultura anacronistica, che può esprimersi anche in atteggiamenti o attenzioni non richieste, solo in apparenza innocue, ma purtroppo ugualmente violente per chi le subisce».
Le consigliere regionali della Lega della sono pienamente solidali con la collega. «Le donne vanno rispettate sempre - hanno detto - Va rispettato il lavoro e la dignità di ogni donna. Soprattutto nei gesti». E a nome dei consiglieri leghisti ha parlato Alberto Villanova. «Quanto accaduto non può essere tollerato. Nessuno, men che meno un altro collega, rappresentante delle istituzioni, può permettersi di mancare di rispetto ad una collega. Mi auguro che venga chiarita, con sincerità ed onestà, tutta questa vicenda, riportando con correttezza i fatti: per rispetto verso la nostra collega Milena Cecchetto e per l’onorabilità dell’istituzione che abbiamo l’onore di rappresentare».
Ma anche dall'opposizione si sono alzati commenti di vicinanza a Cecchetto. Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Francesca Zottis, Cristina Guarda, Elena Ostanel, Erika Baldin, Giacomo Possamai, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Arturo Lorenzoni hanno dichiarato congiuntamente: «Siamo convinti che quanto avvenuto non debba essere né sottovalutato né minimizzato. I fatti si configurano come gravemente lesivi in primo luogo nei confronti di Milena Cecchetto. Ma, in parallelo, vanno anche a danno della credibilità e della dignità del consiglio regionale del Veneto. Ci attendiamo le dovute verifiche e le eventuali, conseguenti azioni sanzionatorie». Ed anche dal Parlamento è arrivata la solidarietà della veronese Aurora Floridia. «Cecchetto che ha dimostrato coraggio e determinazione con la sua denuncia, superando ogni comprensibile reticenza nel rendere pubblico un fatto che ne ha violato la sfera più intima - ha dichiarato la senatrice - Il suo gesto è anche un invito a rompere le logiche del potere maschile in politica, troppo spesso taciuto».

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