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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Da Porto Empedocle attesi in Veneto 200 migranti, Cappelletti (M5S): «Dovevano chiudere i porti, ma sono più aperti che mai»

Dall'area di pre-identificazione nel porto in provincia di Agrigento circa 200 migranti dovrebbero essere trasferiti in Veneto

In provincia di Agrigento, presso l'area di pre-identificazione nei pressi del porto del Comune di Porto Empedocle, sarebbero stati collocati «631 migranti». Secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa, infatti, la prefettura di Agrigento attraverso l'impiego di 23 autobus avrebbe fatto trasferire nelle strutture d'accoglienza della penisola «oltre 1.100 persone». Proprio ieri sera, mercoledì 16 agosto, grazie al traghetto Galaxy partito in mattinata da Lampedusa, ne sarebbero poi arrivati altri 586. Di questi, 90 sarebbero stati già trasferiti in Calabria e all'alba sarebbero poi giunti i 135 spostati sempre da Lampedusa.

In Italia nel 2023 sono più che raddoppiati gli sbarchi dei migranti: tutti i numeri del Viminale

In base a ciò che viene riportato sempre dall'Ansa, dei 631 migranti attualmente presenti, 100 sarebbero in partenza per la Campania, 45 per il Piemonte e altri 20 per la Calabria. Inoltre, per il secondo giorno consecutivo l'area di pre-identificazione dovrebbe essere svuotata. In tal senso, la prefettura d'intesa con il Viminale, avrebbe già pianificato ulteriori trasferimenti, tra questi i migranti con destinazione il Veneto sarebbero «circa 200», mentre in Toscana ne dovrebbero giungere «circa 100». Altre 45 persone dovrebbero quindi arrivare in Piemonte, 60 in Calabria, 80 in Abruzzo e, infine, sono 10 i migranti che dovrebbero essere accolti ad Agrigento.

Sbarchi migranti raddoppiati nel 2023, Paolo Borchia (Lega): «Chi se la prende col governo è fuori strada»

Nel frattempo, sull'onda anche della pubblicazione da parte del ministero dell'interno del "Dossier Viminale" con i relativi numeri degli sbarchi, raddoppiati nel 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il tema della gestione dei flussi migratori è tornato al centro delle polemiche. Per il Movimento 5 Stelle del Veneto, sin dai giorni scorsi, ad intervenire sono stati l'on. Cappeletti ed il senatore Guidolin che, in una nota, parlano di «grande fallimento della Lega ed in particolare di Salvini», con riferimento proprio alla gestione del fenomeno migratorio: «Dovevano chiudere i porti e fare il blocco navale - ha dichiarato l’on. Enrico Cappelletti - per risolvere il problema dell'immigrazione, invece i porti sono più aperti che mai e di blocco navale non c'è traccia, tanto è vero che a migliaia stanno sbarcando sulle nostre coste, e neppure le morti in mare, purtroppo, sono diminuite. Un fallimento totale». I parlamentari veneti Cappelletti e Guidolin hanno quindi ribadito: «Non può essere un problema accogliere un migrante ogni mille abitanti, affinché possa avere un futuro e al contempo possa essere utile alle aziende che dichiarano ad oltranza di non reperire lavoratori».

Di parere decisamente contrario è invece apparso il coordinatore provinciale a Verona della Lega, nonché europarlamentare, Paolo Borchia, il quale giusto ieri aveva elogiato l'operato di Salvini quando fu ministro dell'Interno, ruolo ad oggi ricoperto da Matteo Piantedosi che, tuttavia, proprio quanto Salvini fu ministro al Viminale venne nominato nel giugno del 2018 capo di Gabinetto del ministro dell'Interno. Ad ogni modo, ieri l'esponente veronese della Lega Paolo Borchia ha sostenuto che a fronte del cospicuo aumento del numero di sbarchi dei migranti in Italia, «chi se la prende col governo è fuori strada», ciò poiché, sostiene Borchia, «da mesi denunciamo che la Tunisia è al collasso e i nostri amministratori stanno pagando anni di superficialità della sinistra nell'affrontare i fenomeni migratori».

Una piccata risposta alle tesi di Paolo Borchia è infine arrivata nelle ultime ore dal vicesegretario nazionale di Forza Nuova, il veronese Luca Castellini, il quale ha sottolineato in una nota come si sia ormai a «quasi un anno dall’insediamento del governo Meloni», accusando quest'ultimo di «fallimento su tutta la linea in tema di immigrazione». Lo stesso Luca Castellini ha poi parlato di «circo di propaganda e bugie meloniane, partite col blocco navale e finite con la nuova ondata impositiva dell’accoglienza a tutti i costi».

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