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Cronaca

Maltempo, Zaia: «Firmato lo stato di crisi, ma situazione sotto controllo»

Il presidente della Regione ha aggiornato sulle conseguenze dell'ondata di maltempo che ha colpito soprattutto la provincia di Vicenza, ma anche quelle di Verona e Padova

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha firmato il decreto per lo stato di crisi dovuto al maltempo che ha colpito soprattutto la provincia di Vicenza, ma anche quelle di Verona e Padova. Con l'apertura dello stato di crisi, la Regione attiva la procedura per ottenere dei risarcimenti da parte dello Stato. «Noi intanto li chiediamo, poi non so se Roma ci darà i soldi», ha dichiarato Zaia durante la conferenza tenuta questa mattina, 28 febbraio, nella sede regionale della protezione civile di Marghera.

A capo dell'unità di crisi, Zaia ha nominato l'assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, che lo ha affiancato questa mattina nell'aggiornare i cittadini sull'ondata di maltempo che ha investito diversi territori del Veneto.

«Abbiamo la situazione sotto controllo», ha rassicurato Zaia, il quale però ha anche specificato: «Stiamo operando in un contesto di difficoltà oggettiva». Un contesto che resterà complicato per tutta questa giornata. «Poi speriamo nel giro di boa in nottata», ha aggiunto il presidente della Regione.
Ma nonostante le difficoltà non si contano morti né feriti e per Zaia questo è stato possibile perché la Regione negli anni scorsi ha investito nei bacini di laminazione. Senza queste opere «saremmo in presenza di un disastro», ha dichiarato Luca Zaia, specificando che il riempimento dei bacini ha permesso, ad esempio, a Vicenza di non avere a che fare con altri «tre milioni di metri cubi d'acqua». Mentre, nel Veronese, Zaia ha citato il muro di contenimento di Soave, tra le opere che stanno permettendo di contenere una fase meteorologica critica.

Una fase che potrebbe attraversare presto una piccola pausa, per poi farsi risentire domani sera e in maniera meno intensa nella giornata di venerdì. Ma intanto, Zaia ha chiesto a tutti i cittadini di collaborare evitando di avvicinarsi ad argini e fiumi ed ha ringraziato volontari, vigili del fuoco e forze dell'ordine per la gestione delle difficoltà.

Infine, sempre sulle opere, Zaia ha chiesto a Roma almeno un miliardo di euro per continuare ad investire nella prevenzione del dissesto idrogeologico. Investimenti che in questo momento stanno facendo risparmiare quel denaro che sarebbe stato speso per riparare i danni. «I dati sulla piovosità delle ultime ore sono particolarmente elevati tanto da essere paragonabili a quelli dell’alluvione del 2010 e di Vaia - ha dichiarato il presidente della Regione - Ma dal 2010, abbiamo realizzato tantissime opere che oggi ci permettono di guardare con più tranquillità alle previsioni del tempo. Abbiamo realizzato 13 bacini dei 23 previsti, molti sono i cantieri aperti e presto ne saranno completati altri. Ci serve ancora un miliardo di euro per realizzare altre opere, determinanti in caso di eventi con precipitazioni così elevate».

«I fenomeni dovrebbero attenuarsi nelle prossime ore - ha concluso Bottacin - e dovremmo andare verso la normalità anche nelle aree più critiche che sono quelle del Vicentino, lungo il Bacchiglione e Retrone, qualche problema c’è stato lungo il Bisato. La sala operativa è attiva h24 e siamo in contatto con i vigili del fuoco. Ricordo che dopo il 2020 abbiamo realizzato in Veneto opere di difesa idrogeologica per 3,5 miliardi di euro, 2.527 sono i cantieri di difesa del suolo aperti solo negli ultimi 3 anni. E abbiamo investito anche in manutenzione con 40 milioni di euro l’anno dedicati. Molto è stato fatto e molto resta da fare, ma possiamo dire di avere investito moltissimo in opere di difesa idraulica».

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