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Cronaca Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Grandine e maltempo nel Veronese, 35 feriti distribuiti in 6 diversi ospedali

Maxi operazione di emergenza del Suem 118. Il direttore Adriano Valerio: «Nottata impegnativa arrivata in un periodo altrettanto pesante per l'incidentalità stradale e le bolle di calore»

Sono state ore d'inferno quelle a cui il Suem 118 di Verona ha dovuto far fronte durante la potente grandinata della scorsa notte. L'ondata di maltempo che si è abbattuta in tutta la provincia ha richiesto una maxi operazione di emergenza per rispondere a tutte le chiamate. Sono stati richiamati immediatamente in servizio 12 professionisti tra medici, infermieri e autisti, oltre al direttore Adriano Valerio e al coordinatore infermieristico Marco Manzini.

dott. Adriano Valerio

Sono stati 35 i feriti legati al maltempo e per aiutarli è stato necessario l'impiego di mezzi aggiuntivi di Suem, Croce Verde e Croce Rossa (4 ambulanze base con soccorritori e 2 pulmini da nove posti).
La centrale operativa ha subito avviato la procedura per lo stato di allerta, attivando i protocolli con la prefettura e le direzioni sanitarie e mediche dei diversi ospedali. Sono state sei le strutture che hanno accolto i pazienti: 3 sono stati inviati al pronto soccorso di Borgo Trento, 7 al pronto soccorso di Borgo Roma, 7 a Negrar, 10 a Bussolengo e 8 a Villafranca. A questi si aggiunge l’ospedale di Peschiera verso il quale non sono arrivati pazienti con i mezzi di soccorso ma con mezzi propri perché colpiti da traumi minori. In totale sono stati 27 codici verdi, 7 gialli ed un codice rosso.

«È stata una nottata impegnativa dovuta al maltempo, che arriva in un periodo altrettanto pesante per l’incidentalità stradale e le bolle di calore - ha commentato il dottor Valerio - La maxiemergenza di stanotte è stata fronteggiata con professionalità da parte di tutti i soggetti coinvolti, un grande lavoro di rete. Ringrazio tutto il personale della centrale operativa, ma anche Croce Verde e Croce Rossa così come le direzioni mediche e il personale di tutti i pronto soccorso. La sicurezza della popolazione in casi estremi come questi viene assicurata proprio dalla capacità di organizzazione complessiva e dal coordinamento della rete».

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