rotate-mobile
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Sperotto scrive al sindaco: "Ci si aspettano soluzioni diverse dagli sgomberi"

Il consigliere della seconda circoscrizione ha inviato una lettera a Sboarina dopo il blitz della polizia municipale con cui è stato sgomberato un dormitorio abusivo in via Valpantena

Prende spunto dall'operazione della polizia municipale di lunedì scorso, 9 aprile, la lettera che il consigliere della seconda circoscrizione Alberto Sperotto ha scritto al sindaco di Verona Federico Sboarina. All'alba di lunedì, i vigili sono intervenuti per sgombrare una casa abbandonata trasformata in dormitorio in via Valpantena, di fronte alla chiesa Altarol. "A Verona non c'è spazio per chi non rispetta le regole", aveva commentato Sboarina. E Sperotto, con la sua lettera, replica al primo cittadino, ricordandogli le 192 persone che ufficialmente risultano residenti a Verona pur senza fissa dimora.

Sarà certamente informato - scrive Sperotto a Sboarina - che sono 667 le persone iscritte alla graduatoria per l'assegnazione di alloggi Agec, con 175 senza dimora che sono a reddito zero. E sono 190 gli alloggi Agec inagibili perché l’azienda non ha fondi. A questi si aggiunge la quota del 14% degli alloggi Ater, in edilizia sovvenzionata, che risultano sfitti. Durante l'emergenza freddo, da dicembre a aprile, i posti letto messi a disposizione nei dormitori sono stati circa 140 e la Ronda della Carità sta offrendo, mediamente, un pasto caldo e coperte a più di 100 persone, che diventano più di 200 quando l'emergenza freddo finisce.

La lettera di Sperotto prosegue evidenziando i vincoli che rendono più difficoltosa la procedura di accoglienza dei senza fissa dimora, anche durante l'emergenza freddo, e il resoconto di gennaio del pronto soccorso di Borgo Trento: "Un giovane straniero senza fissa dimora con ben tre ingressi al pronto soccorso per ipotermia e per ben tre volte allontanatosi spontaneamente - elenca Sperotto - Un giovane straniero giunto al pronto soccorso per ipotermia, trattato e quindi dimesso. Un adulto straniero al pronto soccorso per ipotermia, per ben tre o quattro volte, e sempre dimesso dopo essere stato trattato. Un adulto, gravemente ipotermico all'ingresso e dopo iniziale trattamento in pronto soccorso ricoverato in rianimazione. Un adulto con due ingressi per ipotermia, trattato e quindi dimesso".

Da un sindaco ci si aspettano soluzioni che vadano al di là dell'effetto mediatico di uno sgombero, perché questo è lo stesso metodo utilizzato dal suo predecessore, dal quale, almeno in campagna elettorale, lei ha voluto dimostrare di essere differente - ha concluso Sperotto - Sul sito della polizia municipale c'è ancora traccia dell'ordinanza, per fortuna decaduta, in cui si vietava di distribuire pasti in centro ai senza tetto con sanzioni fino a 500 euro. Un'ordinanza che ha fatto vergognare il mondo delle associazioni di volontario veronese e non solo. Potrebbe dare il buon esempio con un segno di discontinuità cancellandola e rimuovendo il simbolo della mancanza di accoglienza rappresentato dal bracciolo antibivacco posto sulle panchine.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sperotto scrive al sindaco: "Ci si aspettano soluzioni diverse dagli sgomberi"

VeronaSera è in caricamento