La Giunta incontra il Vescovo e offre del denaro per mamme in difficoltà

Scambio di auguri di Natale oggi, 20 dicembre, tra il Vescovo di Verona Monsignor Giuseppe Zenti e il Sindaco Federico Sboarina che, insieme agli assessori della Giunta comunale, si è recato questa mattina in Vescovado per il tradizionale appuntamento di fine anno. Durante l’incontro il Sindaco e gli assessori hanno consegnato al Vescovo un simbolico regalo in denaro, con la donazione spontanea della Giunta, che andrà devoluto in favore del Centro di accoglienza Temporaneo per mamme in grave disagio abitativo “Casa per un po’” di San Zeno.
“È un gesto concreto di vicinanza verso chi è nel bisogno – ha evidenziato il Sindaco – che, con la condivisione del Vescovo, vogliamo giunga in aiuto alle famiglie che sono più in difficoltà.
È stato un incontro proficuo e molto positivo – ha proseguito Sboarina –. Il Comune e la diocesi, nei rispettivi ruoli, perseguono l’obiettivo comune di operare al meglio per la cittadinanza. L’attenzione verso le persone in difficoltà, famiglie bisognose e nuove povertà, è il punto centrale dell’operato di questa Amministrazione che, con il suo lavoro, intende portare avanti l’attività politico-amministrativa con un preciso sostegno nei confronti di nostri valori, che hanno la famiglia al centro e il sostegno a chi è in difficoltà. Penso ad esempio al nuovi posti letto che stiamo predisponendo a Cadidavid per l’emergenza del piano freddo”.

Evidenziando il forte disagio sociale e le diverse povertà presenti sul territorio cittadino, Monsignor Zenti ha ricordato all’Amministrazione la necessità di sostenere una fattiva collaborazione fra le diverse istituzioni “il cui operato – ha precisato il Vescovo – deve sempre essere volto al bene della collettività e, in particolare, di coloro che sono in forte disagio sociale. Sulla vendita dell’Ostello della Gioventù di Villa Francescatti vi ringrazio per l’interessamento, un gesto corretto rispetto ai cittadini e al ruolo del Comune – ha spiegato poi il Vescovo –. Quell’edificio, come altri, non sono del Vescovo e nemmeno della diocesi, ma rappresentano la proprietà dei poveri della Chiesa e a loro va rivolta la nostra attenzione. Tutto ciò che facciamo non è per noi ma a servizio di chi ha bisogno di aiuto”.