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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Evasione tassa di soggiorno, funziona la task force tra Comune e guardia di finanza: recuperati quasi centomila euro

Sempre grazie alle attività d'indagine sono stati recuperati ricavi non dichiarati per oltre 500mila euro e Iva dovuta per oltre 70mila euro

È sempre più fitta la rete di controlli tessuta da Comune di Verona-Ufficio tributi, guardia di finanza e polizia locale nell’ambito delle verifiche effettuate contro l’evasione della tassa di soggiorno. Alla base un grande lavoro di indagine volto ad individuare tutte le discrepanze, grazie al controllo incrociato dei dati sulle difformità tra quanto è dichiarato dai gestori delle strutture ricettive e l’effettivo pagato nell’ambito della tassa di soggiorno. Nell’ambito del protocollo d’intesa formalizzato nel luglio 2023, fortemente voluto dall’assessora alla sicurezza e alla legalità Stefania Zivelonghi, e al gruppo di lavoro multidisciplinare degli uffici amministrativi sono stati infatti incrementati in questi ultimi mesi i controlli congiunti tra il Comune e la guardia di finanza, con un proficuo risultato nella capacità di individuazione di quelle attività che incidono negativamente sulla libera concorrenza e sul mercato quali, ad esempio, l’esercizio abusivo o irregolare dell’attività turistico-ricettiva.

Secondo quanto è stato comunicato quest'oggi, venerdì 5 aprile durante una conferenza svoltasi a Palazzo Barbieri, in otto mesi dall’avvio del nuovo progetto di collaborazione sono stati raggiunti significativi traguardi sul fronte del contrasto ai principali fenomeni di irregolarità. È stato applicato un nuovo metodo che prevede un controllo incrociato mai realizzato prima, una formula innovatiiva anche rispetto ad altre città a forte vocazione turistica. Dopo un'accurata attività di estrazione e comparazione di dato, definizione di alert e individuazione di anomalie, nel mirino dei controlli sono finite 29 strutture ricettive ed è stato effettuato il recupero dell’imposta di soggiorno per quasi 100 mila euro. Sono stati recuperati ricavi non dichiarati per oltre 500 mila euro e Iva dovuta per oltre 70 mila euro. Infine sono stati individuati otto lavoratori impiegati in nero.

I risultati sono stati illustrati dalle assessore alla sicurezza Stefania Zivelonghi, ai tributi Luisa Ceni e al turismo Marta Ugolini. Erano poi presenti il comandante provinciale della guardia di finanza Italo Savarese, il tenente colonnello della Guardia di Finanza Paolo Soro, il comandante della polizia locale Luigi Altamura e il dirigente tributi e riscossioni del Comune di Verona Andrea Elifani. «Grazie all'attività di contrasto dell'evasione degli ultimi anni - ha dichiarato Andrea Elifani - con la collaborazione della polizia locale, della Direzione informatica e della Direzione contabilità e bilancio il riscosso dell'imposta di soggiorno,  pur con un numero di presenze quasi uguali, è passato da 5.500.000 euro del 2019 a 6.185.147 del 2023. L'attività svolta dal Servizio imposta di soggiorno dall'inizio del nuovo progetto di monitoraggio - ha aggiunto Elifani -, ha portato all'emissione di 188 verbali amministrativi, per un importo complessivo emesso di 29.631 euro ed un importo complessivo pagato 12.792 euro. Gli avvisi di accertamento esecutivi emessi sono stati 104, per un importo complessivo accertato di 95.102 euro, di cui pagati 58.421 euro».

Sempre in base a quanto è stato riferito dal Comune di Verona, a partire dal mese di maggio 2023, sono emerse difformità alle norme urbanistiche edilizie per le quali sono state inoltrate una notizia di reato all'autorità giudiziaria, tre comunicazioni al Controllo edilizio e tre richieste di dichiarazione di inefficacia della comunicazione della Locazione Turistica alla Regione Veneto. È stata accertata anche una presunta residenza fittizia in una locazione turistica della quale è stato informato il servizio di cancellazioni anagrafiche. Sono state controllate 152 strutture ricettive, di cui 91 Locazioni Turistiche,13 Bed & Breakfast, 9 alloggi Turistici, 34 unità abitative, 1 Albergo e 4 presunte strutture.

«Un momento importante di cui siamo particolarmente orgogliosi - ha sottolineato l’assessora Stefania Zivelonghi -, in particolare per il metodo che è stato portato avanti, che vede per la prima volta una cooperazione attiva, concreta e diretta ad un obiettivo comune, mettendo in campo le forze congiunte della guardia di finanza, della polizia locale e del settore tributi del Comune di Verona. Il lavoro che viene presentato oggi è stato infatti sviluppato su un nuovo modello di collaborazione, che ha consentito in primis un’analisi incrociata dei dati in possesso, dalla quale sono successivamente scaturiti i controlli mirati alle strutture ricettive. Un metodo interdisciplinare e interforze - ha concluso Zivelonghi - che ha come principale finalità il rafforzamento del presidio della città. Il primo obiettivo, infatti, è quello della tutela e della valorizzazione di chi opera in questo settore, cruciale per l’economia veronese, rispettando le regole».

In materia di tributi comunali, chiariscono infine da Palazzo Barbieri, è stata verificata dall’Ufficio tributi la regolarità dei versamenti dell’imposta di soggiorno riscossa dai gestori, con la conseguente emissione di avvisi di accertamento esecutivi a recupero dell’imposta non versata, con l’irrogazione delle sanzioni previste dalla normativa. Inoltre, tramite l’acquisizione dei dati numerici degli ospiti alloggiati comunicati dai gestori all'Autorità di Pubblica Sicurezza e resi disponibili dal Ministero degli Interni sul sito Punto Fisco (SIATEL) dell’Agenzia delle entrate, è stato possibile effettuare confronti e verifiche in merito all’attendibilità e alla completezza delle comunicazioni trimestrali dell’imposta di soggiorno che i gestori compilano trimestralmente nell’applicativo TouristTax. L’imposta di soggiorno evasa è stata recuperata tramite emissione di avvisi di accertamento, con l'applicazione della sanzione prevista per legge.

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