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Cronaca Badia Calavena

Aquila "caccia ambientalisti", Valdegamberi: «Commento ironico, il vero problema sono i lupi»

Per le foto e il commento scritti su Facebook, il consigliere regionale rischia una denuncia dall'Aidaa. «Reazione patetica e strumentale. Si è perso il buon senso, compreso il diritto di critica mediante ironia»

«Una reazione patetica e strumentale», così Stefano Valdegamberi ha giudicato l'annunciata denuncia dell'associazione animalista Aidaa come risposta ad un commento che il consigliere regionale veronese aveva scritto venerdì scorso, 15 settembre, su Facebook.

Valdegamberi aveva pubblicato sul social network una foto che lo ritraeva mentre teneva appoggiata al suo braccio un'aquila reale. Nella descrizione, il consigliere aveva scritto che l'animale si chiamava Niki e che era in grado di cacciare lupi. «E su comando anche ambientalisti», ha aggiunto ironicamente Valdegamberi. «Il mio commento alla foto fatta con l'aquila, nata in cattività e regolarmente registrata dal proprietario, era chiaramente ironico e aveva lo scopo di far emergere le contraddizioni dei sostenitori ideologici del lupo che in questi giorni ha sbranato uno dopo l’altro nei giardini di casa degli animali d’affezione nel pieno centro di Badia Calavena, dove abito. Io stesso possiedo due pecore, a cui sono molto affezionato, e alla sera sono costretto a portarle al sicuro sul poggiolo di casa».

L'ironia di Valdegamberi non è stata colta dall'associazione Aida che al commento e alla foto ha risposto promettendo di presentare una denuncia alla procura della Repubblica di Venezia perché secondo l'associazione animalista le parole di Valdegamberi «sono da inquadrare come un incitamento alla violenza contro uomini e animali».

«Come se l'aquila fosse per loro un'effettiva minaccia», ha replicato il consigliere regionale del gruppo misto, il quale ha invitato gli animalisti a «prestare attenzione a tutti gli animali, compresi i cani, che vengono sbranati ogni giorno per colpa dell’eccessivo numero di lupi e del loro progressivo e pericoloso avvicinamento ed ingresso nei centri abitati. I cani randagi nei paesi devono essere obbligatoriamente catturati e portati al canile. I lupi possono invece tranquillamente sbranare gli animali di casa, nelle prossimità dei parchi gioco e delle scuole. È la gente che vive qui che si sente minacciata e chiede alle istituzioni di fare qualcosa. Ormai si è perso il buon senso, compreso il diritto di critica mediante l’ironia».

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