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Cronaca Negrar / Via Leonardo Da Vinci

Coati, dopo il devastante incendio vanno avanti le analisi dell'aria da parte dei Comuni

«Fortunatamente le analisi sin qui condotte non danno risultati anomali ma continueremo a monitorare la situazione e a comunicare le risultanze delle verifiche», ha spiegato l'assessore all'Ambiente per il Comune di Verona Tommaso Ferrari

Proseguono l'attenzione e il monitoraggio della qualità dell'aria da parte del Comune di Verona, con Negrar e Arbizzano, dopo l'incendio al Salumificio Coati del 9 febbraio scorso.

Sabato l'assessore all'Ambiente Tommaso Ferrari, insieme all'assesora alla Salute Elisa La Paglia e alla presidente della 2a Circoscrizione Elisa Dalle Pezze, ha partecipato alla manifestazione promossa dal Comitato Salviamo Parona e Arbizzano per ascoltare le esigenze dei residenti e per ribadire l'attenzione dell'Amministrazione sulle ricadute per la salute pubblica. Un impegno confemato nell'incontro di una decina di giorni fa tra i tre sindaci Tommasi, Grison e Zantedeschi e una delegazione di cittadini.

«Abbiamo voluto partecipare alla manifestazione per ascoltare le richieste dei cittadini e delle cittadine del comitato – afferma l'assessore Ferrari-. Come comune di Verona in coordinamento con i Comuni di Negrar e Arbizzano e gli enti preposti abbiamo pianificato da settimane un monitoraggio ambientale al fine di tenere la situazione sotto controllo. Fortunatamente le analisi sin qui condotte non danno risultati anomali ma continueremo a monitorare la situazione e a comunicare le risultanze delle verifiche».

Il Comitato si era riunito il 20 marzo presso Arteco Tende in Via Genova 2 ad Arbizzano, sollecitando la partecipazione dei cittadini delle zone interessate. 
Numerosi interventi, riferiscono dal Comitato, avrebbero «portato all’attenzione dell’assemblea ulteriori testimonianze di disagi, danni, preoccupazioni, timori, sospetti, con suggerimenti e indicazioni per rivendicazioni da esporre in futuro alle tre amministrazioni comunali, ai proprietari dello stabilimento, agli enti deputati al controllo e agli ipotetici futuri acquirenti dell’area, quando Coati dovesse decidere di non rimanere e ricostruire il sito produttivo».
Successivamente, due consiglieri del Comitato «che hanno presenziato al concomitante consiglio comunale a Negrar, relazionando l’assemblea sull’approvazione della concessione della proroga di 180 giorni dell’imminente scadenza della firma dell’accordo pubblico-privato, concessa alla ditta Coati ed estesa in via equitativa a chiunque avrà quell’esigenza nell’imminente futuro, scatenando le dietrologie del pubblico presente».

«I membri del Comitato - prosegue la nota - hanno registrato le volontà manifestate dall’assemblea di sollecitare il monitoraggio di aria, terreni e acqua di falda; di testimoniare l’insofferenza dei cittadini di Parona e Arbizzano per il traffico, i rumori, gli odori, i fenomeni di subsidenza e la realizzazione di opere finalizzate ad agevolare un traffico veicolare pesante, inaccettabile in prossimità di aree abitate, ritenuto da alcuni favorevole alla ditta Coati e quindi da rifiutare pregiudizialmente; di segnalare all’amministrazione di Negrar la valutazione degli incendi succedutisi nel tempo come segnale di pericolosità dell’attività svolta nel sito, inconciliabile con la residenzialità confinante alla zona industriale di Arbizzano».

L'avvocato Zambrin «ha illustrato la facoltà del Comitato di partecipare alle future vicende amministrative e processuali come organo collegiale in nome dei singoli che avessero patito disagi e danni per effetto dell’incendio, invitando i presenti a cominciare a costruire dei dossier familiari con le spese sostenute e raccogliendo documentazione sanitaria da esibire in futuro nelle opportune sedi. Dopo Zambrin ha preso la parola l’avvocato Eleonora Matranga, che al Comitato ha offerto la sua disponibilità professionale, la quale ha riferito all’assemblea delle notizie raccolte circa l’ipotesi dell’individuazione di responsabilità di reati commessi cagionanti l’incendio».

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