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Autoriparazioni e meccatronica, proroga di 5 anni per mettersi in regola

Lo ha annunciato Casartigiani Verona. Il presidente Luca Luppi: "Un importante risultato che tutela gli autoriparatori associati che devono regolarizzare concretamente l'abilitazione professionale"

Casartigiani Verona comunica che nell'ultima legge di bilancio è stato prorogato di cinque anni il termine inizialmente fissato al 5 gennaio 2018 entro il quale si sarebbero dovute concludere le procedure per conseguire la qualifica professionale di meccatronico. Grazie a questo emendamento le imprese avranno cinque anni di tempo per regolarizzare la loro posizione e le Regioni avranno modo così di organizzare i corsi di qualificazione.

Casartigiani Verona ricorda che le nuove norme hanno eliminato la specializzazione di meccanica e motoristica e quella di elettrauto. Si tratta di una modifica sostanziale del riconoscimento dei requisiti tecnico professionali per lo svolgimento dell'attività o per il suo proseguimento. La creazione della sezione meccatronica era stata motivata dal fatto che nelle automobili e motoveicoli recenti è impossibile scindere un aspetto esclusivamente motoristico da uno esclusivamente elettronico.

La proroga a livello nazionale interessa circa 25mila imprese di autoriparazione ed è stata concessa per consentire alle regioni inadempienti di istituire i corsi necessari e agli autoriparatori di completare l'iter formativo utile a conseguire l'abilitazione professionale necessaria a svolgere l’attività di meccatronico. Il rinvio vale anche per la regolarizzazione dell'abilitazione di gommisti e carrozzieri, che possono essere ascrivibili all'attività.

Con l'approvazione di questa proroga, fortemente richiesta dalla categoria - ha commentato il presidente di Casartigiani Verona Luca Luppi - è stato ottenuto un importante risultato che consente di tutelare l'operatività degli autoriparatori associati fino a quando non siano realizzate appieno, a livello istituzionale, tutte le condizioni per mettere in grado le imprese di regolarizzare concretamente l'abilitazione professionale. Trovo sia positivo che ci sia stata una proroga, visto che il termine previsto del 5 gennaio era assolutamente insufficiente per ottemperare agli obblighi di legge. Voglio augurarmi che questo passo serva per un progresso tecnico generale e non a creare strutture di controllo da mantenere e ulteriori aggravi per gli artigiani, come costi di registrazione e di autorizzazioni, utili solo a fare cassa e non a dare strumenti realmente utili al progresso professionale degli operatori.

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