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Cronaca

Bimba incurabile senza assegno, arriva la smentita dell'Inps

Il problema non riguarda il sostegno dell'agenzia, quanto l'indennità dei genitori, che, ritrovatisi senza la possibilità di seguirla costantemente, sono preoccupati per le conseguenze

Ieri l'indignazione, oggi la rettifica. Neppure 24 ore fa i principali organi d'informazione nazionale davano la notizia di una bimba, veronese, affetta da una patologia cronica che le impedisce di vivere una vita normale a cui era stato tagliato l'assegno di sostegno da parte dell'Inps. Oggi arriva la smentita da parte dell'agenzia nazionale e dalla stessa Federcontribuenti, l'associazione che ieri aveva denunciato il fatto. L'assegno, la cosiddetta indennità di sostegno, c'è ed è stato versato regolarmente anche negli ultimi due mesi.

LA REALTA' - Il problema, si è capito, nel faccia a faccia tra l'associazione, i genitori della piccola di nove anni e l'inps, è a monte. È della commissione medica dell'Ulss che nell'ultimo controllo effettuato sulla bambina, a fine maggio, ha definito la patologia non invalidante. Questo ha tolto ai genitori le agevolazioni previste dalla legge 104, che consentirebbero loro, tra le altre, di godere di tre giorni di permesso mensile retribuito. Questo perché hanno riscontrato un miglioramento.

LA TESTIMONIANZA - "La bambina -spiega la madre- è affetta da una patologia genetica, questo vuol dire che sarà sempre ammalata. E se un miglioramento in questi anni c'è stato è perchè io e suo padre abbiamo avuto la possibilità di seguirla, di assisterla, di fare con lei tante cose che se non ci riconoscono l'invalidità non potremo più fare". Questa comunicazione li aveva preoccupati a tal punto da spingerli verso Federcontribuenti, con il timore che di conseguenza anche l'assegno dell'Inps venisse sospeso. Da lì la confusione di responsabilità che ha portato l'istituto previdenziale a finire, a torto, su tutti i giornali e le tv nella lista dei colpevoli

LA DIFESA - "La notizia apparsa in queste ore -spiega Giovanni Martignoni, direttore dell'Inps di Verona- è assolutamente falsa. Il nostro assegno è sempre stato versato e continuerà ad essere versato. Mai abbiamo avuto intenzione di sindacarne l'opportunità. Altro discorso è quello per prestazioni che non riguardano noi ma che sono conseguenti ad una decisione presa in altra sede, nello specifco dalla Commissione medica dell'Asl". I genitori otterranno una dichiarazione, espressa, dell'Inps, a testimoniare che l'assegno continuerà ad essere versato. Federcontribuenti, dall'altra parte, a parte la rettifica ufficiale di quanto dichiarato, promette di correggere il tiro e indirizzare il ricorso, questa volta, contro la commissione medica dell'Ulss, quella da cui dipende in sostanza l'assistenza e il futuro della bambina.

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