Gli trovano in casa chiavi e targhe di auto rubate ma lei dice di non saperne niente: due arresti
Una Bmw sospetta ha attirato l'attenzione dei carabinieri in piazza Renato Simoni. A bordo c'era una donna e un giovane sul quale pende un mandato di cattura europeo: nell'appartamento vengono poi trovate le prove per il reato di ricettazione
Auto rubate, oggetti di valore di dubbia provenienza e ancora targhe di altre auto rubate. È quanto è emerso da un controllo dei carabinieri in piazza Renato Simoni.
Gli uomini dell'arma avevano notato una Bmw nera la cui targa portava ad un cittadino della Repubblica Ceca destinatario di un mandato di cattura europeo. A bordo una donna e un giovane, che i militari hanno riconosciuto come l'uomo ricercato, in quanto già lo scorso anno riuscì a sfuggire ad un controllo.
Dal normale controllo dei documenti si è quindi passati alla perquisizione dell'appartamento, dove, oltre ad oggetti di valore la cui provenienza risulta ora sconsciuta, sono state trovate le chiavi di un'Audi A6, parcheggiata sotto l'abitazione, che riusltava rubata in Germania il 23 aprile. Sono poi spuntate altre targhe di altre auto rubate sempre lo stesso giorno.
I due sono stati subito arrestati e il pm Valeria Ardito ha subito inoltrato la richiesta per i fermi e per la misura cautelare per entrambi con l'accusa di ricettazione e riciclaggio.
La donna è comparsa ieri mattina davanti al gip Guido Taramelli, assistita dall'avvocato Massimiliano Ferri, che ha disposto la misura restrittiva dell'obbligo di residenza nel Comune di Verona e il divieto di uscire di casa tra le 20.30 e le 7. L'indagata nel corso dell'interrogatorio ha dichiarato di essere estranea ai fatti dicendo di non sapere della provenienza delle auto e degli oggetti presenti nell'appartamento. Il giudice però non le ha dato credito, ritenendo che l'immobile fosse la base logistica dell'uomo e forse di altri complici.
