rotate-mobile
Attualità Centro storico / Via Cappello

Casa e Cortile di Giulietta, Tar boccia i tornelli. Bertucco: «Tutto da rifare»

Accolto il ricorso dei privati proprietari di abitazioni e di attività economiche nel cortile. Ora il Comune può impugnare l'ordinanza oppure accordarsi

Il Tar del Veneto ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dai privati proprietari di abitazioni e di attività economiche nel cortile di Giulietta. Il Tribunale amministrativo regionale ha fermato il progetto del Comune di Verona di installazione dei tornelli all'ingresso di una delle attrazioni più visitate della città. Il motivo sarebbe, secondo il Tar, «un pregiudizio attuale all'esercizio dei diritti dominicali, di domicilio e di attività economica» derivante dal piazzamento dei tornelli.

A questo punto, in Comune ci si sta confrontando con l'ufficio legale per trovare la strada migliore da intraprendere. Si potrebbe impugnare l'ordinanza del Tar con un ricorso al Consiglio di Stato, oppure ci si potrebbe sedere ad un tavolo con tutti i privati per trovare una soluzione che soddisfi tutti.
E ancora da soddisfare ci sarebbe anche il soprintendente Vincenzo Tinè, il quale non ha dato il via libera a nessuno dei due project financing con cui s'intendeva riordinare gli accessi al cortile e alla casa di Giulietta, inserendo anche il pagamento di un biglietto per visitare il cortile. Attualmente, infatti, solo l'ingresso alla casa è a pagamento, mentre nel cortile si entra liberamente anche se contingentati a causa del coronavirus. Né il project financing di Mox Corporation né quello di Juliet's Farm furono approvati dalla Soprintendenza, la quale ha ritenuto «entrambe le proposte ... non suscettibili di approvazione» perché «l'ingresso deve restare quello storicamente consolidato del volto su Via Cappello e sono da escludersi anche limitazioni sui percorsi di visita che non permettano la fruizione del cortile e della casa nel suo complesso».

Per la riorganizzazione di Casa e Cortile di Giulietta è dunque tutto ancora in sospeso. Ed il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco accusa dello stallo il centrodestra di Verona che da anni amministra la città. «Il centrodestra scaligero ha miseramente fallito su un problema che raggruppa insieme il tema della sicurezza, della valorizzazione dei beni storici e della leva finanziaria dei fondi per la cultura - ha commentato Bertucco - È tutto da rifare, grazie alle sconcertanti amministrazioni Sboarina e Tosi. Questo significa anche che negli ultimi 8 anni abbiamo discusso di aria fritta e che si deve ripartire da capo».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Casa e Cortile di Giulietta, Tar boccia i tornelli. Bertucco: «Tutto da rifare»

VeronaSera è in caricamento