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Martedì, 23 Aprile 2024
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Due progetti per il riordino degli accessi al cortile e Casa di Giulietta? «È tutto da rifare»

Le due proposte presentate dall'amministrazione sono giudicate dalla Sovrintendenza per i beni e le attività culturali «incompatibili con l'interesse storico-artistico del complesso in oggetto». Bertucco: «Questa amministrazione ha fatto perdere alla città altri tre anni»

Il cortile e la casa-museo di Giulietta a Verona hanno ufficialmente riaperto al pubblico e i visitatori non sono di certo mancati sin dal primo giorno di riapertura. E, tuttavia, il secondo polo turistico della città per numero di persone che lo visitano, sconta ormai da tempo immemore una serie di difficoltà nella riorganizzazione proprio delle logiche connesse alla sua fruizione. L'annosa questione della riorganizzazione degli accessi al cortile e alla casa di Giulietta non è affatto nuova e, anzi, ben prima dell'emergenza coronavirus e non solo da parte dell'attuale amministrazione, non sono mancati tentativi di portare a compimento un generale ripensamento degli ingressi. Oggi tra distanziamento sociale ed ingressi contingentati la riorganizzazione parrebbe essere ancora più necessaria, ma la "quadra" sembra ben lungi dall'essere stata trovata.

Sull'argomento sono intervenuti anche i consiglieri comunali del Partito democratico Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani, i quali in una nota puntano il dito contro lo «stallo del progetto di riordino degli ingressi che la città attende, non da febbraio, ma da almeno il 2014, sei anni», evidenziando che su questo ritardo nulla c'entra l'emergenza Covid: «A tenere bloccato il riordino non è l’emergenza Covid ma l’impreparazione e le scelte sbagliate di questa amministrazione», evidenziano i consiglieri dem Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani. Sul tavolo, in realtà, non una ma ben due proposte per riorganizzare gli accessi già vi sarebbero, e tuttavia vi è un grosso problema. A evidenziarlo sono sempre gli esponenti dem a palazzo Barbieri: «Se è vero, come ha dichiarato qualche giorno fa l’assessore Briani, che non sarà possibile offrire al pubblico un doppio percorso di visita separato casa/cortile, appare evidente che l’impianto delle due proposte sia destinato a saltare».

In effetti, un simile pensiero pare essere condiviso anche da un altro consigliere comunale, vale a dire Michele Bertucco che, nella sua analisi del problema, si fa forte del parere espresso dalla "Sovrintendenza per i beni e le attività culturali e il turismo" su entrambe le proposte promosse dall'attuale amministrazione comunale per la casa di Giulietta. «La doccia fredda del parere della Sovrintendenza caduta sui progetti del Comune sulla Casa e il Cortile di Giulietta, - scrive in una nota il consigliere Michele Bertucco - ci conferma che questa amministrazione, in perfetta continuità con la precedente, ha fatto perdere alla città altri tre anni preziosi per nulla». Il consigliere di Verona e Sinistra in Comune, affonda quindi il coltello nella piaga e aggiunge: «Solo dei dilettanti allo sbaraglio come Sboarina e prima ancora Tosi potevano pensare di mettere mano ad un sito del genere senza il parere preventivo delle autorità competenti. Tutto da rifare, quindi, grazie alle sconcertanti amministrazioni Sboarina e Tosi». 

La Sovrintendenza, in effetti, il proprio «parere in merito alla fattibilità dei progetti» una volta chiamata ad esprimersi lo ha anche reso esplicito in data 22 aprile 2020. E non si tratta di un parere favorevole in nessuno dei due casi: «Entrambe le proposte - scrive il Sovrintendente Vincenzo Tiné nel documento ufficiale - presentano elementi di criticità tali da renderle, come attualmente formulate incompatibili con l'interesse storico-artistico del complesso in oggetto». Il concetto è poi ulteriormente chiarito nella formulazione di poco successiva: «La scrivente Sovrintendenza ritiene entrambe le proposte inoltrate da codesta Amministrazione Comunale non suscettibili di approvazione». Ciò detto, la Sovrintendenza ha quindi ribadito che «eventuali nuovi o ulteriori progetti di visita e di fruizione della Casa di Giulietta» dovranno attenersi in futuro ad alcune specifiche indicazioni di massima, tra le quali il fatto che l’ingresso resti quello storicamente consolidato del volto su via Cappello, così come che il flusso del percorso di visita sia «per quanto possibile unidirezionale» e che venga garantita «esclusivamente la fruizione piena e integrale del monumento», cioè a dire sono da escludersi «percorsi limitati che non consentano detta piena fruizione». Se non è una bocciatura totale dei precedenti progetti presentati, di certo non è una promozione a pieni di voti.

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