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Morti nel lago, Garda investe sulla prevenzione degli annegamenti

Il Comune del sindaco Bendinelli patrocina "Controcorrente, conoscere per agire", progetto che coinvolge associazioni di volontariato, forze dell'ordine e scuole

Sono state otto le persone morte nelle acque del Lago di Garda nella stagione 2023 e 150 gli interventi di soccorso effettuati nelle tre sponde lacustri. Numeri ritenuti alti dal Comune di Garda che ha deciso di patrocinare "Controcorrente, conoscere per agire", un'iniziativa promossa dalle sezioni di Garda e Verona-Peschiera della Lega Navale per il tramite di Oscar Gagliardo e del presidente Giorgio Catellani.

Il progetto ha come obiettivo quello di prevenire incidenti, infortuni, annegamenti, attraverso la sensibilizzare dei giovani, delle persone con disabilità e le loro famiglie sui pericoli della balneazione e fornendo agli educatori strumenti adatti a diffondere una cultura dell’acqua e della sicurezza. «Abbiamo deciso di patrocinare questa iniziativa - ha spiegato il sindaco di Garda Davide Bendinelli - perché dobbiamo fare tutto quello che è in nostro potere per evitare che anche una sola persona perda la vita nelle acque del nostro lago. La prevenzione è lo strumento di cui disponiamo. Dobbiamo fare prevenzione, formare le persone, istruirle. Fare in modo che chi frequenta il lago ne conosca i rischi, li sappia evitare e sappia anche intervenire nel caso in cui si rendesse necessario».

E le cronache testimoniano l’urgenza di fare prevenzione. Ogni anno, in Italia, annegano 400 persone mentre 800 vengono ricoverate in ospedale. Le tre principali cause dell'annegamento sono il malore, l'incapacità di riconoscere il pericolo delle correnti o di rispettare le segnaletiche e il non saper nuotare. L'annegamento, inoltre, è ancora la maggiore causa di morte in età pediatrica nel mondo «Consci dei pericoli - ha aggiunto Bendinelli - quest'estate abbiamo allestito un campo boe nella spiaggia del Corno, una zona di sicurezza per i bagnanti in un tratto di lago già sicuro di per sé perché al riparo da venti e correnti. Neppure questo è stato sufficiente. Da qui l’importanza del progetto».

Progetto che coinvolge molte associazioni di volontariato, forze dell'ordine e istituti scolastici. Gli studenti del liceo artistico Carlo Anti di Villafranca si occuperanno di stilare un opuscolo cartaceo e digitale sui comportamenti corretti da tenere prima e durante l'ingresso in acqua e su cosa fare e non fare in caso di emergenza. Il progetto migliore verrà votato il 2 maggio e dato poi alle stampe. Il Liceo Marie Curie di Garda e Bussolengo riceverà l'opuscolo e ne veicolerà i contenuti agli studenti grazie ai docenti di scienze motorie. E lo sportello Help della Scuola Polo Inclusione di Verona-Vigasio si rivolgerà alle associazioni dei genitori di persone affette da autismo e da disturbi del comportamento, per facilitare loro la comprensione dei testi.
Grazie alla partecipazione delle associazioni del territorio, ci saranno poi ad aprile e maggio incontri teorici e pratici dedicati al tema della sicurezza e alla formazione anche pratica delle persone. Collaboreranno la Squadra Acque Interne della Polizia di Stato, la Croce Rossa, i Vigili del Fuoco Volontari del distaccamento di Bardolino, la Protezione Ambientale e Civile di Garda, Cavaion e Bussolengo. Le lezioni si terranno nella sede della Lega Navale di Garda, a Gardacqua che metterà a disposizione i propri insegnanti e al campo boe della spiaggia del Corno.
E a rendere possibile il progetto collaboreranno anche le associazioni Bersaglieri di Garda, Rete Tantetinte, Noi Garda, Aido Garda, Associazione familiari Asperger Veneto e l'associazione Aifa.

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