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Siccità, Governo annuncia un piano straordinario e la nomina di un commissario

Soddisfatta la Regione Veneto. Caner: «Con un commissario si gestirà in modo più efficiente la risorsa idrica e si realizzeranno invasi e opere strategiche strutturali per il futuro»

Un commissario ed un piano nazionale straordinario contro la siccità. Sono le prime soluzioni proposte dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni e dal suo governo alla crisi idrica. Soluzioni al momento gradite anche dalla Regione Veneto.

Martedì scorso, 28 febbraio, il sottosegretario Alessandro Morelli ha visitato il Lago di Garda per vedere con i suoi occhi lo stato attuale del bacino. Un lago drammaticamente al di sotto del suo livello standard. Durante la visita, Morelli aveva annunciato una riunione da parte del Governo Meloni proprio sulla crisi idrica. Riunione che si è tenuta ieri e a cui hanno partecipato la premier Meloni, i ministri Matteo Salvini, Francesco Lollobrigida, Raffaele Fitto, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli, Nello Musumeci, il viceministro Vannia Gava e i sottosegretari Morelli e Alfredo Mantovano.

I risultati del confronto di ieri sono stati sintetizzati in quattro punti. Il primo è che il Governo istituirà a Palazzo Chigi una cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d'intesa con le Regioni e gli enti territoriali, per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie. A livello legislativo, si lavorerà ad un provvedimento urgente che contenga semplificazioni e deroghe in modo da accelerare i lavori essenziali per fronteggiare la siccità. Sarà inoltre ;avviata una campagna di sensibilizzazione sull'uso responsabile della risorsa idrica. E infine, sarà individuato un commissario straordinario con poteri esecutivi.

«La scelta del Governo di individuare un commissario consentirà di gestire in modo più efficiente la risorsa idrica ma anche progettare e realizzare invasi e opere strategiche strutturali per il futuro - ha commentato l'assessore all'agricoltura della Regione Veneto Federico Caner - Per affrontare la siccità la strada intrapresa dal Governo è quella che auspicavo e che avevo avanzato anche come coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. In Veneto, la mancanza di acqua irrigua mette a rischio i 7 miliardi delle produzioni agricole venete, di cui molte di eccellenza. Poter contare su un unico interlocutore, su una cabina di regia fra i ministri interessati e sulla semplificazione delle procedure per gli interventi necessari, ci permetterà di intervenire in maniera congiunta di fronte ad un problema che rischia di innescare anche tensione sociale. La questione idrica riguarda tutte le regioni e solamente la definizione di un piano idrico straordinario nazionale, adottato d'intesa con le amministrazioni regionali e gli enti territoriali, potrà non solo individuare le priorità di intervento ma anche la loro adeguata programmazione. Per gestire questa emergenza abbiamo bisogno, infatti, di avere interlocutori, norme e risorse che garantiscono sostegno e copertura del fabbisogno di cui anche il Veneto ha realmente bisogno».

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