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Attualità Borgo Trento / Piazzale Aristide Stefani

Uscite in montagna e raccolta fondi per i piccoli dell'Oncoematologia pediatrica grazie agli alpini di Verona

Trevisan: «Queste iniziative hanno il duplice obiettivo di far del bene alla collettività attraverso la raccolta fondi e di riunire gli alpini e le famiglie per momenti conviviali di cui, dopo il periodo del Covid, si sente davvero una forte necessità»

Il Gruppo di Novaglie dell’Ana Verona comunica di aver raccolto fondi per il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, riunendo sotto il tendone della Sagra del Broccolo oltre 350 persone. In base a quanto si apprende da una nota dell'Ana Verona, grazie alla somma raccolta durante la cena solidale, sarà acquistato un monitor multiparametrico destinato al reparto di Oncoematologia pediatrica di Borgo Trento, diretto dal dottor Simone Cesaro.

«Abbiamo chiuso le prenotazioni in una settimana. E molte famiglie ha donato ben più dei 20 euro a persona richiesti per la cena. Obiettivo centrato, dunque, un bel successo che va ad aggiungersi agli altri tre», ha commentato soddisfatto Marco Bragantini, capogruppo di Novaglie. Quello di ieri sera è infatti il quarto appuntamento: in precedenza gli alpini di Novaglie spiegano di aver raccolto «oltre 10mila euro destinati ai terremotati del sisma che ha colpito l’Italia centrale e all’associazione Il Sorriso Arriva Subito che ha potuto così acquistare una culla con lampade fototerapiche per la cura dell’ittero neonatale, ora in forze all’ospedale Mater Salutis di Legnago».

Al riguardo è intervenuto anche il presidente dell’Ana Verona Maurizio Trevisan che ha partecipato alla serata solidale insieme al vicepresidente vicario David Favetta: «Queste iniziative hanno il duplice obiettivo di far del bene alla collettività attraverso la raccolta fondi, attività non secondaria rispetto ad altre di volontariato e protezione civile, e di riunire gli alpini e le famiglie per momenti conviviali di cui, dopo il periodo del Covid che ha messo a dura prova la sopravvivenza stessa delle nostre baite come luoghi di incontro e confronto, si sente davvero una forte necessità».

Secondo quanto spiegato nella nota, quello tra l’Ana Verona, i bimbi, le famiglie e il personale sanitario dell’Oncoematologia pediatrica, anche attraverso l’associazione Abeo, è «un’amicizia nata ancora la scorsa primavera, prima di Pasqua, quando il Gruppo Giovani dell’Ana Verona ha portato ai bimbi ricoverati l’Uovo Alpino: cioccolato e sorprese». È poi proseguita a Natale, con la Pandora in dono a tutti i piccoli ricoverati. E si è concretizzata anche in Lessinia, prima del trascorso inverno, con una giornata tra Pet therapy, la "Storia e le storie della Grande guerra" raccontate nelle trincee del Ridotto del Pidocchio, canti alpini e gnocchi di malga al Rifugio Valbella, sopra Erbezzo.

Una giornata che aveva visto una ventina circa di bimbi e ragazzi dell’assocazione, insieme ai loro genitori, salire a bordo di due pulmini alla volta della Lessinia. Appuntamento a Passo Fittanze, davanti al Monumento ai Caduti di tutte le guerre per poi fare rotta alle trincee del primo conflitto mondiale. Qui, i piccoli avevano ascoltato il racconto di come vivevano i soldati, spesso neanche ventenni, di vedetta sui monti, avevano cantato l’Inno d’Italia e partecipato all’alzabandiera, parlando di Pace. «Unire l’amore degli alpini per la montagna e le persone, il nostro amore per i bimbi con il territorio, la natura, il volontariato e la cucina veronese è stato semplicemente meraviglioso: ne è uscita una giornata straordinaria che ha regalato gioia ai nostri bambini, spesso costretti tra le mura di un ospedale», aveva infatti sottolineato al tempo il presidente dell’Abeo Verona Alberto Bagnani. E l’iniziativa, secondo quanto annunciato dall'Ana Verona, sarà ripetuta anche nei prossimi mesi.

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