rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Zai / Viale del Lavoro

Papa Francesco: «Siamo nella terza guerra mondiale. Serve cultura dell'incontro e della fiducia»

Il papa ha scritto una lettera per l'apertura del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa in corso a Verona

Si è aperta ieri, 24 novembre, al Palaexpo di Verona, la dodicesima edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, organizzata da Fondazione Segni Nuovi (qui il video dell'apertura). Un'edizione che si è aperta con una lettera scritta da Papa Francesco, il quale ha salutato tutti i partecipanti e ha voluto approfondire il tema sintetizzato dal titolo del festival di quest'anno: "Costruire la fiducia. La passione dell'incontro". «Esprime un percorso quanto mai necessario, da fare seguendo una doppia segnaletica: fiducia e passione», ha scritto il papa.

«Viviamo una stagione di grandi conflittualità che sembrano negare quell'atteggiamento di affidamento verso gli altri, sostenuto da un sentimento di sicurezza e tranquillità - si legge nel messaggio di Papa Francesco - Pensiamo ai tanti conflitti in corso nel mondo intero, siamo nella terza guerra mondiale! E pensiamo alle povertà conseguenti, alle sofferenze, alle vittime innocenti, al futuro negato ai bambini. Uno scenario cupo, che richiede un intervento deciso con un'opera riparatrice. In questo senso il verbo che avete scelto, "costruire", è molto appropriato. Viene alla mente la grande capacità progettuale, tipica degli artigiani, di riuscire a vedere la bellezza già nella materia grezza. Ecco, allora, indicato già un impegno concreto: essere artigiani di fiducia! Occorre, però, fare molta attenzione: non si costruisce con casualità, ma secondo un progetto ben preciso. La progettualità rappresenta la capacità di fare ordine nelle idee, nelle iniziative, negli slanci appassionati, rispettando i tempi di ciascuna persona. Solo così la costruzione realizzata potrà reggere ai marosi della storia. E il cartello della fiducia rappresenterà l'indicazione necessaria per tenere salda l'intera struttura. Fiducia in se stessi e negli altri. Sia che diamo sia che riponiamo fiducia, abbiamo sempre bisogno di qualcuno. Ecco allora che la fiducia non può esistere senza l'altro. Solo se siamo disposti a conoscerlo, a confrontarci, a condividere le sue gioie e le sue sofferenze possiamo confidare in lui. L'incontro sta dunque alla base della fiducia e la passione è quella scintilla che scalda i cuori e fa aprire le braccia all'altro. È questa la dimensione che ci permette di trasformare l'egoismo in fratellanza, l'indifferenza in passione, le spade in aratri e le lance in falci. È questa la strada per uscire dalla logica della guerra che vede nell'altro il nemico, la minaccia, l'usurpatore e per disegnare strade possibili di pace. Chiedo di promuovere e alimentare una cultura dell'incontro e della fiducia».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Papa Francesco: «Siamo nella terza guerra mondiale. Serve cultura dell'incontro e della fiducia»

VeronaSera è in caricamento