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Verona, il territorio con più frodi creditizie del Veneto. Dati in crescita

La provincia scaligera è 28esima in Italia in questa classifica realizzata dell'Osservatorio Crif e relativa al primo semestre 2019

Le frodi creditizie mediante furto di identità continuano a crescere in Italia. Sempre più malviventi utilizzano in modo illecito dei dati personali delle vittime per ottenere credito oppure ottenere beni senza pagarli o senza rimborsare l'eventuale finanziamento. A stabilirlo è l'aggiornamento relativo al primo semestre 2019 dell'Osservatorio Crif sulle frodi creditizie, il quale segnala quasi 16.700 casi in tutto il Paese, con una crescita del 36,7% rispetto al medesimo periodo del 2018.
Si parla di dunque di più di 90 casi al giorno, i quali provocano danni stimati per 77 milioni di euro. Quasi un terzo delle frodi creditizie riguarda l'acquisto di elettrodomestici ma quelle su auto e moto arrivano al 13,7% del totale. Le vittime sono prevalentemente di sesso maschile e di un'età compresa tra i 30 e 50 anni, anche se il maggior incremento annuale lo si è visto nelle vittime più giovani. Più della metà delle frodi consiste nell'ottenimento illecito di prestiti e, per fortuna, più della metà dei casi viene scoperta nel giro di sei mesi.

Nel territorio nazionali non ci sono regioni esenti da questo genere di illeciti. Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Molise e Basilicata sono quelle in cui se ne sono registrate di meno, mentre più di un terzo si sono verificate tra Lazio, Campania e Sicilia.
In Veneto, si è contato il 4,6% delle frodi creditizie del Paese e la provincia dove se ne sono contate di più è quella di Verona, dove il fenomeno è in crescita. Nello stesso periodo del 2018, i casi erano stati 121, mentre quest'anno sono stati 177 quelli denunciati. E nella classifica nazionale Verona è al 28esimo posto.

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