rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

Valdegamberi attacca la sorella di Giulia Cecchettin e Zaia si dissocia

All'affondo contro società patriarcale e cultura dello stupro di Elena Cecchettin, il consigliere veronese replica parlando di «messaggio ideologico» e di «società satanista». Il presidente della Regione: «È il momento del dolore e del suo rispetto»

Sta scatenando reazioni anche verbalmente violente il commento condiviso dal consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi sulle dichiarazioni rilasciate al programma Dritto e Rovescio da Elena Cecchettin, sorella della 22enne uccisa dell'ex fidanzato Filippo Turetta.

Davanti alla telecamera del programma di Rete 4, Elena Cecchettin si è presentata ieri, 19 novembre, dopo la fiaccolata organizzata in memoria di Giulia Cecchettin a Vigonovo, in provincia di Venezia. «In questi giorni molte persone hanno additato Filippo Turetta come un mostro, come un malato - ha detto Elena Cecchettin - Ma lui mostro non è, perché un mostro è l’eccezione della società, mostro è quello che esce dai canoni normali, ma lui è un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro».

Parole non condivise da un sospettoso Valdegamberi, che sui suoi profili social a commentato: «Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto. Spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale? Cultura dello stupro? Qui c’è dell’altro? Il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla società patriarcale. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forse mi sbaglio ed è solo la mia suggestione».

E se possono sembrare prevedibili le reazioni di chi è politicamente distante da Valdegamberi, meno prevedibile è la reazione del presidente della Regione Luca Zaia che si è ufficialmente dissociato.

«Ho avuto modo di leggere quanto scritto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi nelle sue pagine social - ha dichiarato Zaia ad Ansa - Sono parole dalle quali mi dissocio totalmente, nei concetti espressi e nelle modalità. Penso che sia il momento del dolore e del suo rispetto, non certo quello di invocare l'intervento di magistrati sulle dichiarazioni personali della sorella di una ragazza che ha perso la vita in questo modo tragico. Siamo tutti chiamati a una riflessione profonda, intima, e soprattutto a combattere ogni forma nella società di violenza sulle donne. Giulia è la 105esima vittima innocente in questo Paese. C'è un grande lavoro da fare per formare l'intera comunità. Ben venga il lavoro nelle scuole, sulle nuove generazioni e sull'intero strato sociale».

Mentre la parlamentare trevigiana del Partito Democratico Rachele Scarpa ha accusato Valdegamberi di «sminuire le parole e la denuncia della sorella di una vittima di femminicidio» e ne ha chiesto le dimissioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Valdegamberi attacca la sorella di Giulia Cecchettin e Zaia si dissocia

VeronaSera è in caricamento