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Attualità Villafranca di Verona / Via Magenta

Qualità dell'aria, polveri sottili e ozono gli inquinanti più critici

Monitoraggio Arpav a Villafranca di Verona: la qualità è risultata buona o accettabile in più del 50% delle giornate

Le polveri sottili e l'ozono sono gli inquinanti più critici nell'aria che si respira a Villafranca di Verona. Aria che è stata valutata da Arpav tra fine 2022 e luglio 2023 e che è risultata di qualità buona o accettabile in più del 50% delle giornate monitorate.

Grafico Arpav

Arpav ha pubblicato i risultati del monitoraggio della qualità dell'aria di Villafranca. L'aria è stata controllata attraverso con un laboratorio mobile posizionato in Via Magenta dal 4 novembre 2022 al 2 gennaio 2023 e dal 4 maggio al 2 luglio 2023.
Tra i dati elaborati dall'agenzia regionale per l'ambiente, si legge che il biossido di zolfo e il monossido di carbonio non risultano inquinanti critici a Villafranca, come nel resto della provincia. E anche il benzo(a)pirene, il biossido di azoto e il benzene non hanno mostrato criticità.
Sono le Pm10 nel periodo invernale e l'ozono nel periodo estivo gli inquinanti più critici misurati nel corso del monitoraggio. Un dato che comunque rappresenta una costante nelle stazioni di monitoraggio fisse della rete Arpav.

La concentrazione di polveri sottili ha superato il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana per 8 giorni su 94 (9% del periodo) e il suo valore medio nei due periodi di monitoraggio è stato 29 microgrammi al metrocubo. È stato stimato per Villafranca il rispetto del limite normativo della media annuale di Pm10 e il superamento del valore limite della media giornaliera per più dei 35 giorni consentiti.
L’ozono ha mostrato valori medi inferiori a quelli della centralina di riferimento di Verona. Sono state osservate 16 giornate di superamento del valore obiettivo sulla media mobile di 8 ore (pari a 120 microgrammi al metrocubo), mentre non sono state superate le soglie di informazione (di 180 microgrammi al metrocubo) o di allarme (di 240 microgrammi al metrocubo).

Durante il periodo di monitoraggio, le condizioni meteorologiche sono state prevalentemente poco dispersive per gli inquinanti, sia nel periodo estivo sia in quello invernale. Nel periodo estivo, in particolare, nel 17% delle giornate le condizioni meteorologiche sono state molto favorevoli alla formazione di ozono.

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