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Attualità Negrar / Piazza Vittorio Emanuele

Effetti dell'incendio Coati, cittadini stanchi manifestano per le vie di Negrar

Protesta organizzata dal comitato Salviamo Parona e Arbizzano e confronto acceso con il sindaco Grison

Sabato scorso, 17 giugno, il comitato Salviamo Parona e Arbizzano ha riunito aderenti e simpatizzanti e portato nel cuore del Comune di Negrar di Valpolicella la protesta di chi è a contatto con gli effetti dell'incendio che il 9 febbraio ha distrutto lo stabilimento del salumificio Coati.

Il corteo con un centinaio di persone è partito alle 9 dalla zona industriale del paese ed è passato per le vie interne fino alla rotonda della Meridiana, arrivando infine in Piazza Vittorio Emanuele di fronte al municipio. Lì, il presidente del comitato Sergio Cucini in un breve discorso ha elencato il motivo della protesta. E al termine della manifestazione i partecipanti sono rientrati ai loro mezzi a piedi mentre Cucini e una delegazione del comitato sono stati ricevuti dal sindaco Roberto Grison per un confronto. «Il primo cittadino si è lamentato della mancanza di fiducia nell’operato del Comune di Negrar nel sovraintendere alle opere che la ditta Coati sta eseguendo» hanno riferito i rappresentanti del comitato, i quali hanno lamentato carenza di coinvolgimento e di informazione.
Il comitato ha inoltre rimproverato il Comune di non essersi attivato per mitigare il problema delle mosche carnarie con una disinfestazione generale dei quartieri interessati dal fenomeno, nonostante le numerose segnalazioni fatte da decine di cittadini. Ma il sindaco ha replicato dicendo che sia l'Ulss 9 che l'Arpav hanno sconsigliato di effettuare una disinfestazione aerea perché non avrebbe sortito alcun effetto, dovendo intervenire all’origine del problema, vale a dire nell’insediamento andato in fumo. «Ma laddove i singoli si sono attivati legalmente, la disinfestazione aerea è stata effettuata dalla stessa ditta che opera all’interno dello stabilimento e a spese della Coati e con buoni risultati», ha replicato il comitato.

Sull'ampliamento dell'area produttiva di Coati, infine, sindaco ed comitato sono rimasti nelle rispettive posizioni. Il primo cittadino ha ribadito che la decisione era già stata stabilita da precedenti amministrazioni. Mentre il comitato ritiene che l'ampliamento sia stato consentito sulla base di documenti che riportavano criticità evidenti e che sarebbe opportuno rivedere le autorizzazioni.

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