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Autismo, più conoscenza e inclusione. Iniziative della Regione e nella provincia scaligera

Aoui e i Comuni di Verona e Sommacampagna hanno organizzato appuntamenti in tutto il mese di aprile per aumentare la consapevolezza sul disturbo dello spettro autistico. E dalla Regione Veneto, finanziamenti per 6 milioni di euro

Ieri, 2 aprile, è stata la Giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo, ma a Verona gli appuntamenti dedicati ai disturbi dello spettro autistico erano già cominciati dal 30 marzo e andranno avanti per tutto il mese di aprile.

E agli eventi pensati dal Comune di Verona si aggiungono anche quelli dell'Aoui, organizzati dal dottor Leonardo Zoccante di neuropsichiatria infantile. Nella Sala Rossa della Provincia si è tenuto nei giorni scorsi il seminario destinato alle forze dell'ordine sulle buone prassi per entrare in relazione con le persone affette da autismo nei casi di emergenza. E analoga utilità pratica è quella pensata per il convegno "Odontostomatologia e disturbi dello spettro autistico. L'importanza di un percorso condiviso", che si terrà sabato 8 aprile in biblioteca civica. La naturale perdita di un dente si rivela di grande importanza nel caso di un bambino autistico. E l'analisi delle cellule mesenchimali e staminali dei dentini caduti fisiologicamente possono dare risposte ad indagini che normalmente andrebbero condotte con prelievi o biopsie, procedure estremamente problematiche nel caso di pazienti autistici.
Queste e altre iniziative, che si tengono ad aprile, fanno parte di "Euritmie: talenti speciali accedono alle arti", una rassegna scientifico-culturale che il dottor Zoccante organizza dal 2014 per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell’autismo. Mostre, incontri, letture animate, conferenze, concerti e pet therapy avranno l'unico obiettivo di promuovere una maggiore conoscenza dell’autismo e accrescere l’inclusione.

Il disturbo dello spettro autistico è una condizione neurologica che influisce sulla comunicazione, le interazioni sociali e il comportamento. L'autismo è un disturbo dello sviluppo che si manifesta tipicamente nei primi anni di vita e ad oggi riguarda 1 bambino ogni 77 nati. Le persone con autismo possono presentare una vasta gamma di sintomi, che possono variare da lievi a gravi, e possono includere difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale, nella comprensione delle regole sociali, nell'uso di giocattoli e oggetti in modo appropriato e nell'espressione delle emozioni. «Dal 2014, anno in cui è partito Euritmie, la consapevolezza dell'opinione pubblica sull’autismo è progressivamente aumentata, e questo può fare solo bene per l’integrazione delle persone che soffrono di questo disturbo - ha commentato il dottor Leonardo Zoccante - Entrare in relazione con loro richiede delle conoscenze minime che però hanno un grande effetto positivo nella gestione di situazioni quotidiane. Penso ad esempio ai soccorritori nelle situazioni di emergenza che possono evitare momenti di stress a queste persone. Le modalità di interazione o le facilitazioni ambientali devono diventare patrimonio condiviso per chiunque prima o poi abbia a che fare con una persona autistica, questo è il grande sogno e il grande obiettivo che ci anima in ciò che facciamo».

E proprio a ridosso della Giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo, la giunta regionale del Veneto ha approvato due provvedimenti proposti dall'assessore alla sanità e alle politiche sociali Manuela Lanzarin. Si tratta di interventi di programmazione nell’ambito dell’assistenza e del sostegno alle persone affette da autismo e alle loro famiglie. Il valore complessivo dei progetti è di oltre 6 milioni di euro. E saranno impiegati fondi nazionali derivanti da due specifici decreti del Ministero della salute.
«I temi dell'inclusione sono da sempre all'attenzione della Regione e questi progetti rientrano nella volontà di disegnare, per le persone con disturbi dello spettro autistico, quelle possibilità che possono aprire, congiuntamente ad altre azioni, un percorso di vita in grado di permettere loro di esprimere capacità, desideri ed inclinazioni - ha detto Lanzarin - Il tutto in un’ottica, che è quella che ci guida quando ci troviamo ad affrontare il tema delle disabilità, creando percorsi di inclusione che tengano conto non solo delle esigenze delle persone, ma anche del loro ambito familiare».
Un primo gruppo di interventi ha un valore superiore ai 2 milioni di euro. Con tali risorse saranno finanziare iniziative mirate all’attuazione del piano-progetto individualizzato attraverso interventi abilitativi, sia sanitari sia socio assistenziali, a supporto degli assistiti e dei caregiver. In particolare andranno a sostenere la presa in carico per la transizione all’età adulta, l’emancipazione dal contesto familiare attraverso progetti di autonomia abitativa, di vita indipendente e inclusione sociale. «I progetti saranno personalizzati - ha spiegato l'assessore regionale - e metteranno in campo esperienze di gruppo o, comunque, mirate alla socializzazione. Sono previste, poi, iniziative o percorsi sperimentali per la formazione e l’inclusione lavorativa, anche con inserimento mirato e tirocini specifici, oltre che attività abilitative. Il tutto in un’ottica di miglioramento della qualità della vita».
L'altro gruppo di interventi prevede fondi complessivi per quasi 4 milioni di euro, così suddivisi: 565.261,33 per progetti di ricerca; 2.014.278,49 per il personale; 604.283,55 per la formazione; 805.711,40 per lo sviluppo dei servizi territoriali. È previsto, inoltre, lo sviluppo di una rete di cura territoriale volta al riconoscimento, alla diagnosi e all'intervento precoce sui disturbi del neurosviluppo e la realizzazione di progetti di qualità della vita per assicurare percorsi diagnostico-terapeutici, assistenziali ed educativi e la continuità di cura in tutto l'arco della vita.
Nell’ottica invece di sviluppo dei servizi territoriali saranno potenziati gli interventi delle equipe dedicate ai disturbi dello spettro autistico presso tutte le nove Ulss venete.

Infine, sempre nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione nei confronti dei disturbi dello spettro autistico, alcune classi delle scuole medie di Caselle e di Sommacampagna sono state coinvolte nella sfida "Aiutiamo Miriam a prendere l'autobus". L’iniziativa ha avuto lo scopo di stimolare i ragazzi a confrontarsi tra loro per trovare delle soluzioni alle problematiche che incontrerebbe un loro coetaneo autistico nell'affrontare, in autonomia, uno spostamento all'interno della provincia utilizzando gli autobus di linea.
Gli studenti, aiutati dai loro insegnanti, hanno elaborato diverse idee concrete e potenzialmente efficaci: dalla proposta di un codice a colori da applicare ai biglietti per renderne più immediata la comprensione, alla numerazione dei bus, fino alle tracce di percorsi che condurrebbero dalla biglietteria fino alla fermata dell'autobus corretto, da applicare in particolare al capolinea della stazione centrale, punto reputato il più complesso da affrontare per un ragazzo autistico. Altre soluzioni suggerite prevedono lo sviluppo di applicazioni, l'utilizzo di QR-code, la semplificazione delle interfacce dei distributori di biglietti.
Due elementi comuni a molte delle proposte sono stati la semplificazione della cartellonistica e l'utilizzo della comunicazione aumentativa alternativa, una tecnica di scrittura con ideogrammi che è facilmente comprensibile dalle persone con disturbi dello spettro autistico.

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