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Domenica, 28 Aprile 2024
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Esu: «Daremo ospitalità agli studenti idonei, ma l'emergenza abitativa resta»

L'azienda regionale per il diritto allo studio universitario è ottimista sulla possibilità di dare un alloggio a tariffa agevolata e coperta da borsa di studio a chi ne ha fatto richiesta a Verona

Sono state 946 le domande presentate ad Esu Verona per il bando alloggi, circa il 4% in più rispetto all'anno precedente. Una crescita contenuta se confrontata con quella registrata tra il 2021 e il 2022, quando le richieste erano aumentate di oltre il 30%. Dati che permettono all'ente di mantenere un cauto ottimismo sulla possibilità, come avvenuto per i bandi precedenti, di garantire ospitalità a tutti gli studenti e le studentesse idonei.

In genere, i fuorisede che studiano a Verona e che per condizione economica o per merito hanno diritto all’alloggio a tariffa agevolata e coperta da borsa di studio sono circa 500. Ma per avere numeri certi sarà necessario attendere le conferme da parte dei richiedenti. Conferme legate, ad esempio, agli esiti dei test di ammissione nei corsi che li prevedono. A ottobre, con la formalizzazione delle rinunce, si avranno i dati definitivi.

«Siamo lontani dal boom di richieste che c'era stato tra il 2021 e il 2022 - ha sottolineato il presidente di Esu Claudio Valente - Per il 2023 il bando era riservato agli idonei, ma hanno partecipato anche tanti studenti privi dei requisiti previsti dalla normativa per un alloggio garantito, come accadeva con i bandi degli anni passati. Un'emergenza abitativa comunque resta, sebbene limitata rispetto ad altre città universitarie. Una situazione meno grave, quella di Verona, ma che non ci lascia sereni: è fondamentale assegnare gli alloggi a chi ne ha diritto per legge, certo, ma è importante anche cercare risposte per tutti gli altri ragazzi e ragazze che faticano a trovare un tetto per proseguire o iniziare con dignità gli studi nella nostra città. Stiamo operando in tal senso, non senza ostacoli. Alcuni risultati li abbiamo ottenuti grazie anche all'interessamento dell'università e di altre istituzioni della città, come i 30 posti in Vicolo Oratorio con il Comune e la Fondazione Camplus».

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