rotate-mobile
Attualità Stadio / Piazzale Olimpia

Coronavirus, salgono i contagiati in Veneto. E rinviata la partita dell'Hellas

Fino a questa mattina non è stato accertato nessun caso nel Veronese, ma è massima allerta in tutta la regione. E nella notte è arrivato anche il decreto legge del Governo

È iniziato alle 19 di ieri sera, 22 febbraio, ed è terminato all'incirca alle 22.45, il consiglio dei ministri che, con un decreto legge, ha introdotto misure urgenti per il contenimento e la gestione dell'emergenza coronavirus in Italia. Il virus, che ha iniziato a diffondersi in Cina e da lì ha contagiato il resto del mondo, è arrivato anche nello Stivale, soprattutto in Lombardia e in Veneto, e per questo il Governo ha preso delle misure straordinare per contenere la malattia.

In Veneto, il coronavirus ha provocato la morte di un uomo, il 77enne padovano Adriano Trevisan, e i casi di positività, aggiornati al primo mattino di oggi, sono saliti a 25. E nessuno di questi si è registrato nel Veronese, anche se l'attenzione e massima in ogni territorio regionale. La Regione Veneto ha diffuso indicazioni e consigli per evitare il propagarsi della malattia, ma intanto il presidente Luca Zaia ha chiuso le università regionali e anche l'Esu di Verona ha voluto sospendere l'accesso ad aule studio e ristoranti.
Nel Padovano, dove sono stati accertati i primi casi di coronavirus, resta vietato l'accesso all'ospedale di Schiavonia, dove Trevisan è morto.

E con il decreto legge sul coronavirus varato ieri sera dal Governo si chiede alle autorità competenti nelle zone interessati dai contagi di adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica. Tra le misure sono inclusi, tra l’altro, il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all'area interessata; la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.

Tra le misure c'è dunque la sospensione delle manifestazioni, comprese quelle sportive. Ieri, già in serie B, una partita era stata rinviata per motivi precauzionali, quella tra Ascoli e Cremonese. E nella notte tra ieri e oggi, è arrivata la conferma anche del rinvio delle partite di Serie A tra Inter e Sampdoria, Atalanta e Sassuolo ed anche Hellas Verona-Cagliari non si giocherà. Rinviate anche alcune partite di Serie C, ma non quella tra Rimini e Virtus Verona. Blocco totale, infine, al campionato di Serie D.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, salgono i contagiati in Veneto. E rinviata la partita dell'Hellas

VeronaSera è in caricamento