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Attualità Peschiera del Garda / Via 11 Settembre

Collettore del Garda, sindaci veronesi ai colleghi bresciani: «I patti vanno rispettati»

Lo stallo sulla nuova opera emerso sulla sponda lombarda ha messo in allarme il territorio scaligero e Ags. «Questi sono i giorni dell’impegno per fare in modo che il progetto sia finanziato dal Pnrr»

Azienda Gardesana Servizi (Ags) e i sindaci veronesi del lago di Garda hanno ribadito che l'impegno sottoscritto dai territori scaligeri e da quelli bresciani del Lago di Garda per la realizzazione del nuovo collettore del Garda deve essere rispettato.

Ags ha chiamato a raccolta tutti i primi cittadini veronesi dei Comuni sulla riva del Garda dopo aver constatato lo stallo creatosi sulla sponda lombarda del lago. Stallo che riguarda la realizzazione del collettore e delle sue opere accessorie, compresi i due depuratori da attivare nel Bresciano per alleggerire il lavoro del depuratore di Peschiera.
E i sindaci del Garda veronese, all'unanimità, ritengono che questo non sia il momento di rallentare o di mettere in dubbio l'opera complessiva, così come è stata progettata e come si sta realizzando. «Sarebbe paradossale dover rimettere mano ai progetti perché rappresenterebbe uno spreco di risorse e di tempo - hanno dichiarato i sindaci e i rappresentanti di Ags - Non possiamo permettercelo perché così facendo aumentano solo i rischi per l'ambiente, per la salute del lago, per il territorio, per l’economia e per il turismo. Non è il momento di frenare, ma anzi di lavorare affinché diminuisca il divario, per avvicinare sempre di più la sponda veronese a quella bresciana, per fare in modo che gli amici bresciani possano recuperare il tempo perduto e si mettano al passo nella realizzazione dell'opera».

AGS sindaci 06.04 collettore

Dal Veronese si è dunque alzato un coro di condivisione per l'operato del prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà, la quale ricopre anche il ruolo di commissario per il collettore. Laganà ha dato 10 giorni di tempo ad Acque Bresciane per il via libera ai bandi di progettazione definitiva e realizzazione del nuovo collettore nella parte lombarda. Provvedimento che non è necessario per la provincia di Verona, dove invece le procedure per le opere sono in fase avanzata. Fase che però potrebbe subire un rallentamento se nel Bresciano non si terrà il passo e se non arriveranno nuove sovvenzioni. «Questi sono i giorni dell’impegno per recuperare energie e finanziamenti, perché con il prossimo appalto termineranno le risorse finanziarie pubbliche destinate alla sponda veronese per la realizzazione del nuovo collettore», hanno dichiarato i sindaci veronesi e i vertici di Ags, i quali ritengono che «si debba produrre tutti insieme, come comunità lacustri delle due Regioni, il massimo sforzo per fare in modo che il progetto del nuovo collettore, a salvaguardia del bacino idropotabile più importante d’Italia, sia finanziato dal Pnrr».

I Comuni della sponda veronese hanno infine lanciato un appello a tutte le forze politiche, ai parlamentari veronesi, ai consiglieri regionali, a tutti i rappresentanti delle istituzioni «affinché siano al nostro fianco e ci aiutino concretamente in questa battaglia, sia a livello nazionale che regionale perché il finanziamento del collettore, attraverso il Pnrr diventi realtà. Sappiamo di poter contare sul sostegno totale delle associazioni imprenditoriali e di categoria, di chi si occupa di tutelare e difendere l’ambiente di chi lavora e si impegna per sviluppare l’economia e il benessere del nostro territorio. Finisca questo stillicidio di posizioni strumentali che puntano a rivedere quanto già condiviso e sottoscritto da tutti, anni fa. L’unico effetto che ottengono è la paralisi di quest’opera fondamentale. Si rispettino gli impegni con l’unico obiettivo di dare un futuro a tutto il lago di Garda e ai suoi territori».

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