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Caro carburante, indagini di Procure e Antitrust. E per taglio delle accise serve pazienza

Gli agenti della polizia locale collaborano con la Procura per scoprire eventuali truffe. Fiamme Gialle nelle sedi delle compagnie petrolifere. E la riduzione di 25 centesimi sulle accise non sarà immediata

Ancora qualche giorno e poi gli automobilisti potrebbero vedere e quindi usufruire degli effetti della riduzione di 25 centesimi sulle accise dei carburanti. Il taglio è contenuto in un recente provvedimento del Governo ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi non ancora in vigore. La pubblicazione potrebbe arrivare domani, 21 marzo, e quindi la diminuzione delle imposte applicate sui carburanti dovrebbe essere effettiva dal giorno successivo. Questo significa che da martedì il prezzo di benzina e diesel dovrebbe tornare sotto i 2 euro, anche se potrebbe non essere così automatico. «Le accise calano dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - ha spiegato a Today la Federazione italiana dei gestori di carburanti - Ma non i prezzi alla pompa. Nulla si dice sulle quantità già immesse al consumo al momento dell'entrata in vigore del decreto, quindi con le accise vecchie».

Quindi, la soluzione al "caro carburante" trovata dal premier Mario Draghi e dal suo Governo non sarà immediata. E comunque, per l'associazione dei consumatori Codacons, il taglio delle accise è ancora insufficiente. Codacons che si è rivolta anche alle Procure per sollecitare un'indagine su eventuali speculazioni (e quindi su possibili truffe) che potrebbero nascondersi dietro l'ingiustificato aumento dei prezzi del carburante. E la Procura di Verona è stata una di quelle che in Italia ha effettivamente aperto un'inchiesta, attualmente contro ignoti. A questa indagine stanno collaborando gli agenti della polizia locale, mentre la Guardia di Finanza ha dato il suo supporto ad un'altra iniziativa, quella dell'Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), la quale nei giorni scorsi ha notificato dettagliate richieste di informazioni alle maggiori compagnie petrolifere. L'Autorità vuole scoprire come sono giustificati gli aumenti del prezzo di benzina e gasolio ed eventualmente agire nel caso ci siano stati abusi di posizione dominante o intese restrittive della concorrenza.

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