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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Franceschine

Verona, scambi di auguri mentre sotto i dipendenti protestano: la Provincia chiude il 2014 nell'incertezza

Dalle nuove elezioni Pastorello ha portato "a casa" lo sgombero neve, l'Alta Velocità e l'Alta via da San Zeno di Montagna a Bolca. Ma la riforma Delrio mina il futuro dell'ente: resta le difficoltà di bilancio e la confusione sulle competenze

Tradizionali scambio di auguri di Natale con sorrisi a "denti stretti", in Provincia. Mentre presidente e assessori incontravano la stampa locale, in piazza si stava tenendo la manifestazione di protesta dei dipendenti sui tagli proposti dal governo Renzi. Si mormora che il 50% dei lavoratori provinciali sia a rischio: impiegati, agenti di polizia provinciale, operai stradali, tra gli altri. A conti fatti, posto che il numero totale dei dipendenti è di 458 persone, rischiano almeno in 230. Pastorello, in carica dal 13 ottobre, ha puntato ribadendo il "successo" su tre questioni che giacevano da tempo. "Abbiamo bandito l'appalto per lo sgombero neve, non era stato fatto prima per non sforare il Patto di Stabilità. Ma fra incorrere nei controlli della Corte dei Conti oppure finire nel mirino della Procura per interruzione di pubblico servizio nel caso di viabilità compromessa, ho scelto di garantire la sicurezza delle strade. Inoltre, abbiamo affrontato il problema dell'Alta Velocità, creando un coordinamento e trovando una soluzione per la ditta Ancap di Sona e il ricollocamento dello stabilimento toccato dal tracciato della linea Brescia-Verona".

PROGETTI E DIFFICOLTA' - Con il progetto "Alta via della montagna", finanziato dal ministero dello Sviluppo economico, ci sarà poi il collegamento da San Zeno a Bolca attraverso percorsi pedonali e ciclabili dotati di strumenti "tecnologici". Poi la nota dolente: "Non nascondo però - spiega Pastorello - che ci sia ancora molto da fare, soprattutto alla luce della riorganizzazione dell'ente in base alle nuove funzioni che verranno definite dalla legge Delrio. Anche il presidio dei dipendenti e le loro legittime azioni di lotta si fondano sulla paura di perdere il posto di lavoro, del resto l'ipotesi del taglio del 50% dell'organico è preoccupante. Ma a tutti i lavoratori e ai rappresentanti sindacali ricordo che lottare insieme e dialogare civilmente è l'unico modo per farsi sentire. Comprendo tutta la preoccupazione e chiedo a ciascuno di non mollare, perché sono convinto che da questa situazione ne usciremo. Come dice papa Francesco: 'Per favore aiutiamoci', altrimenti rischiamo di pagare noi gli errori fatti altrove. Nella Provincia di Firenze, con soli 80mila abitanti in più rispetto a Verona, ci sono il doppio dei nostri dipendenti, che sono 458”.

Da gennaio la Provincia dovrà affrontare il problema del bilancio di previsione che non è ancora stato stilato poichè la Legge di Stabilità non è ancora stata completata definitivamente. Si vuole capire l'esatta entità dei tagli in relazione alle funzioni che verranno assegnate all'ente. Dal nuovo anno, quindi, si partirà con la capacità di spesa in dodicesimi. "L'anno che ci aspetta non sarà facile: dobbiamo ancora comprendere quali siano le intenzioni del governo in merito a determinate funzioni della Provincia, che devono essere traghettate a Comuni e Regioni, e dobbiamo affrontare giorno per giorno i problemi della comunità con risorse sempre più ridotte. L'impotenza di agire per risolvere le problematiche che stanno a cuore ai nostri cittadini ci toglie il sonno".

Con il nuovo anno Pastorello ha già annunciato di voler trovare soluzioni che garantiscano una modalità di riapertura degli uffici Iat per garantire i servizi turistici. L'idea resta quella di trovare una collaborazione con Comuni, operatori del settore e soci privati.

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