Pnrr, trasparenza e legalità. Veneto firma accordo con Guardia di Finanza
Lo ha presentato il presidente della Regione Luca Zaia con il generale Giovanni Mainoldi del comando regionale veneto delle Fiamme Gialle
Questa mattina, 7 febbraio, la giunta regionale del Veneto si è riunita a Palazzo Balbi, a Venezia. Al termine dell'incontro, il presidente della Regione Luca Zaia ha tenuto un punto stampa sulla firma di un protocollo con la Guardia di Finanza in materia di controlli e Pnrr. Per questo, insieme al presidente Zaia, era presente anche il generale Giovanni Mainolfi del comando regionale veneto delle Fiamme Gialle.
L'accordo tra Regione Veneto e Guardia di Finanza è «unico a livello nazionale - ha spiegato Zaia - E nasce dalla preoccupazione di non trasformare le opportunità in sottrazione di risorse pubbliche». E le opportunità, in questo caso, sono quelle che saranno generate dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). «Sono almeno 25 miliardi di euro a livello regionale - ha detto il presidente della Regione - E il nostro obiettivo è fare in modo che queste risorse vengano effettivamente calate nei territori e prendano il corso della legalità. Ci siamo quindi rivolti alla Guardia di Finanza, con cui faremo un percorso a beneficio dei veneti e nell'ottica della trasparenza».
«Ci apprestiamo ad esplorare una frontiera - ha aggiunto il generale Mainolfi - Una scommessa che ci deve spingere come Guardia di Finanza sempre più verso la prevenzione o addirittura oltre, verso la predizione. In questi due anni di pandemia ci siamo messi al lavoro e abbiamo creato un applicativo che è in grado di leggere e di mettere a sistema un'enorme quantità di dati. E i primi risultati li abbiamo già avuti intercettando alcune false compensazioni. Lo strumento si chiama Price e ci permette di lavorare non più sulla fase della repressione, quando ormai i buoi sono scappati dalla stalla, ma sulla fase della predizione».
Sintesi dell'accordo tra Regione Veneto e Guardia di Finanza sul Pnrr
L'obiettivo del documento è assicurare un flusso reciproco di notizie utili e di dati in modo favorire tutte le misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni degli interessi economici-finanziari connessi alle misure di sostegno e i finanziamenti che possono verificarsi a danno dell’Unione Europea, dello Stato e delle Regioni e degli enti locali. La durata del protocollo è prevista fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.