Dopo il successo della prima edizione, anche questa estate si ripete il progetto "Vivere il Garda in Libertà" ed il primo appuntamento è stato il 21 maggio scorso a Cavaion Veronese. Lo scopo dell'iniziativa, nata da uno scambio di idee tra il presidente della Protezione Ambientale Civile (Pac) di Bussolengo Ivano Zamboni e Sabrina Zenorini, è quello di organizzare attività per ragazzi con disabilità. E nella prima di queste attività, Zamboni e Zenorini hanno coinvolto 11 giovani con disabilità e l'istituto alberghiero Carnacina.

L'evento inaugurale della seconda edizione di "Vivere il Garda in Libertà" si è tenuto nella sala civica di Sega, a Cavaion Veronese. Agli 11 partecipanti al progetto, Zamboni ha consegnato un cappellino da volontario di protezione civile. Un berretto da portare anche nei prossimi appuntamenti del progetto.
Agli 11 ragazzi con disabilità si sono poi aggiunti 11 studenti del Carnacina, guidati dalla professoressa Maria Colnago, e il Gruppo Cucina della Pac, capitanato da Maria Rosa Volpi. Il lavoro di tutti ha portato alla realizzazione di un pranzo a cui hanno partecipato le famiglie dei giovani con disabilità, i volontari della Pac, il sindaco di Cavaion Sabrina Tramonte, il sindaco di Bussolengo Roberto Brizzi e il preside del Carnacina Eugenio Campara, per un totale di quasi 60 commensali.

Il progetto, che ha avuto il patrocinio dei Comuni di Bussolengo e Cavaion ed il sostegno di Picoverde e del Canoa Club di Pescantina, andrà poi avanti tutta l'estate con attività di protezione civile, eventi in piscina e sull'Adige. E a questo link è possibile iscriversi.