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Torna VeronaFestival, diventa itinerante e abbina concerti a visite guidate

Sei gli appuntamenti in programma per l'edizione 2023 della rassegna di musica da camera che sarà ospitata nelle più suggestive ville di Verona e della Valpolicella

La musica da camera suonata e ascoltata proprio nei luoghi per i quali è nata, ovvero l’intimità di corti, pievi e dimore storiche. È questo lo spirito di VeronaFestival, cartellone di concerti nei luoghi dell’arte e della cultura di Verona e provincia. Una manifestazione che torna quest’anno per l’undicesima edizione, sempre con l’organizzazione dell'associazione musicale Liszt 2011, impegnata in riva all’Adige nel sostenere e promuovere l’arte musicale anche attraverso il Verona International Piano Competition, che dal 3 all’8 ottobre prossimi celebrerà talenti pianistici da tutto il mondo.

Sei gli appuntamenti in programma per l’edizione 2023, per la prima volta itinerante, ospitata nelle più suggestive ville della Valpolicella e della città: luoghi intrisi di storia e di bellezza, dove respirare da vicino la magia del "fare musica" al cospetto di grandi protagonisti di fama internazionale, affiancati da giovani artisti emergenti. E con la possibilità di abbinare al fascino delle note anche la conoscenza di questi luoghi, attraverso visite guidate pensate come anteprima dei concerti stessi.
«Un'iniziativa che unisce il patrimonio culturale e artistico rappresentato dalla musica a quello di luoghi carichi di storia e suggestioni - ha affermato l’assessora alla cultura Marta Ugolini durante la presentazione - Quest’anno il festival diventa diffuso per raggiungere un pubblico più vasto»

«Dopo il periodo di chiusure forzate a causa della pandemia, oltre a tornare a proporre repertori raffinati abbiamo pensato di dare risalto anche ai luoghi della musica, che tanto ci sono mancati negli ultimi anni - ha spiegato il pianista Roberto Pegoraro (video), presidente dell'associazione Liszt 2011 e direttore artistico del VeronaFestival - La musica, quindi, torna ad essere occasione d’incontro con se stessi e con l’altro, con lo spazio e il tempo, per un’esperienza viva, in grado di restituirci occasioni per scoprire e meravigliarci ancora».

Si comincia lunedì 12 giugno alle 21 nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, con "Un Giano bifronte chiamato Schubert". Una serata monografica dedicata al compositore austriaco con il pianista Roberto Pegoraro e il duo formato da Dario Giorgelé e Susanne Satz, che daranno modo di conoscere il doppio volto, ottimista e insieme tragico, del musicista grazie anche all’analisi dello storico e filosofo della musica Andrea Bedetti e del direttore d’orchestra e divulgatore Aurelio Canonici, volto de La gioia della Musica su Rai 3. L’evento sarà aperto alle 20.30 dalla visita guidata alla Sala Maffeiana, a cura di Gianni Lollis.
Si prosegue mercoledì 21 giugno alle 21.15 a Villa del Bene di Volargne con "Trii cantabili di Mozart e Liszt", concerto offerto dal Comune di Dolcè a ingresso libero. Sul palco Demian Baraldi, violino, Dylan Baraldi, violoncello e Federico Gianello, pianoforte. Mezz’ora prima, la villa apre le sue porte per una visita guidata al prezzo convenzionato di 5 euro.
Lunedì 26 giugno alle 21 appuntamento nella suggestiva Pieve di San Giorgio a Sant’Ambrogio di Valpolicella, con "L'eleganza del barocco francese", ad opera del quartetto Officina Musicae. Alle 20.30 visita guidata alla pieve condotta da Riccardo Pinamonte, presidente del Ctg Valpolicella Genius Loci.
Si passa al mese di luglio e lunedì 3 alle 21 è la volta de "Il testamento musicale di Rossini", alla sua prima esecuzione in Valpolicella. La raccolta vastità di Tenuta Santa Maria - Villa Mosconi Bertani, a Negrar di Valpolicella, è lo scenario ideale per rappresentare una delle composizioni sacre più profonde e coinvolgenti dell’Ottocento: la Petite messe solennelle di Gioachino Rossini (1863), suo testamento spirituale e musicale, ad opera del Coro Città di Piazzola sul Brenta diretto da Mario Lanaro. Alle 20.30, visita alla Villa Mosconi Bertani a cura di Gianni Lollis.
Lunedì 10 luglio, sempre alle 21 si torna a Verona a Palazzo Paletta dai Pre' per "Tra Occidente e Oriente". Ad esibirsi sarà Oxana Shevchenko, pianista kazaka vincitrice nel 2022 del Verona International Piano Competition. Alle 20.30, introduzione sul suggestivo palazzo di Via Arcidiacono Pacifico da parte di Gianni Lollis.
Si torna infine in Sala Maffeiana per l’ultimo appuntamento, ancora una volta monografico, in calendario lunedì 31 luglio sempre alle 21: il recital d’eccezione dal titolo "Il sacro e il profano in Liszt". Protagonista al pianoforte l’australiano Leslie Howard, uno dei massimi interpreti del pianismo lisztiano, unico artista al mondo capace di registrare l’opera omnia per pianoforte del compositore ungherese.

Informazioni al numero 345 160 4938 , sul sito veronafestival.eu e attraverso casella di posta elettronica info@veronafestival.eu. Biglietti in prevendita sul sito del festival, su Vivaticket e nei punti vendita autorizzati, oppure nel luogo degli eventi, prima dei concerti, dalle 19.30.
L’ingresso alle visite guidate (gratuite tranne quella a Villa Del Bene) è riservato ai possessori dei biglietti del concerto. La prenotazione della visita guidata dà diritto al posto riservato per il concerto.

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