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Arresti nell'associazione sovversiva Ordine di Hagal, perquisizioni nel Veronese

Il movimento spirituale di stampo neonazista, negazionista e suprematista avrebbe progettato attacchi terroristici con l'obiettivo di sovvertire l'ordine democratico

Ieri, 15 novembre, gli agenti della polizia di Napoli hanno portato in carcere quattro indagati per il reato di associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico. Un quinto soggetto è stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in quanto gravemente indiziato del delitto di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Mentre un sesto elemento risulterebbe latitante in Ucraina.
L'operazione ha permesso di bloccare un'associazione sovversiva di stampo neonazista, negazionista e suprematista, denominata Ordine di Hagal. Il gruppo era strutturato in maniera verticistica ed aveva sede Marigliano, in provincia di Napoli.
Oltre agli arresti, sono state eseguite 26 perquisizioni in diverse province italiane, tra cui quella di Verona. Le perquisizioni hanno riguardato sia gli indagati sia altre persone che erano in contatto con gli arrestati.

I dettagli delle indagini cominciate nel 2019 sono stati riportati da Napoli Today. Secondo quanto riferito dagli agenti partenopei, il movimento spirituale neofascista Ordine di Hagal avrebbe progettato attacchi terroristici con l'obiettivo di sovvertire l'ordine democratico. E i membri, oltre al reato di essersi associati con finalità terroristiche, dovranno rispondere anche dei reati di propaganda di idee fondate sulla superiorità e sull'odio razziale ed etnico e di istigazione a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali ed etnici.

Gli inquirenti sono convinti che il gruppo formatosi nel napoletano non sarebbe l'unico. L'Ordine di Hagal sarebbe infatti un movimento capillare, che sfrutta i social network ed in particolare Telegram per diffondere la propria propaganda. Un movimento in cui si entra attraverso un giuramento, con riti che si rifanno alla mitologia nordica.

Gli agenti, oltre al materiale propagandistico del gruppo neofascista, hanno sequestrato anche armi bianche e repliche di pistole. Armi che i consociati avrebbero imparato ad utilizzare in addestramenti paramilitari svolti anche all'estero. Addestramenti che comprendevano anche l'affinamento delle tecniche di combattimento corpo a corpo.

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