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Parcheggi in centro riservati ai residenti, Tosi: «Approccio non condiviso»

L'ex sindaco attacca anche sulla gestione della Ztl: «Occorre rivedere in maniera più moderna gli orari in uscita», ma si prende le critiche di Traguardi

Una cinquantina di parcheggi nel centro di Verona riservati solo ai residenti. Su questo progetto è al lavoro l'amministrazione comunale ed in particolare l'assessore alla mobilità Luca Zanotto. Un'iniziativa pensata per venire incontro agli abitanti del centro storico che faticano a trovare stalli liberi, soprattutto da quando i plateatici sono aumentati e da quando la zona a traffico limitato (Ztl) è stata sospesa per l'emergenza coronavirus. Con un'ordinanza, infatti, il sindaco Federico Sboarina sta tenendo aperta la Ztl dalle 10 alle 22, per favorire l'ingresso dei clienti di quelle attività economiche che sopravvivono soltanto con le vendite per asporto. Senza le barriere della Ztl, però, parcheggiare in centro è diventato ancor più difficile, soprattutto per chi in centro ci vive.

Così l'amministrazione Sboarina sta pensando di creare un riserva di posti auto dedicata esclusivamente ai residenti del centro storico. Un progetto che però potrebbe arrivare in ritardo, dato che la prima circoscrizione già l'aveva avanzato nel 2018, come spiegato dalla vicepresidente tosiana della circoscrizione Luisa Sartori. E l'ex sindaco Flavio Tosi ha aggiunto: «Sboarina ha annunciato 50 stalli, ma non si sa dove: la circoscrizione non è stata coinvolta e non sa nulla, idem gli esercenti e commercianti, con cui è doveroso un confronto prima di intervenire, perché la necessità di posti auto deve convivere con la necessità di chi ha un'attività economica. Il sindaco rischia di creare uno scontro tra residenti ed esercenti-commercianti, ma anche tra gli stessi residenti che litigheranno per quei 50 stalli. Lo stesso approccio confusionario e non condiviso c'è sulla Ztl. Sboarina apre e chiude senza consultarsi, invece occorre rivedere in maniera più moderna gli orari della Ztl in uscita, per consentire per esempio di entrare e uscire in un determinato lasso di tempo (potrebbe essere venti minuti), così da poter effettuare una consegna, ritirare un acquisto, accompagnare a casa o in un luogo una persona. Inoltre vanno individuate iniziative alternative per l'ingresso in centro, quindi collegamento rapido dei parcheggi nelle zone limitrofe, bus navetta e incentivi alla mobilità green».

Ma se Tosi rimprovera a Sboarina un «approccio confusionario e non condiviso» su parcheggi e Ztl, a sua volta Tosi viene accusato di avere poca memoria. Tommaso Ferrari e Pietro Trincanato, rispettivamente consigliere comunale e presidente di Traguardi, hanno dichiarato: «Tosi reclama a gran voce il cambio delle regole sugli stalli di sosta riservati ai residenti del centro storico, che pagano una tariffa per il posto auto ma non trovando parcheggio sono costretti a posteggiare a pagamento, senza ricordarsi che quella norma l'ha stabilita lui stesso, da buon propugnatore dell'idea che il commercio funzioni solo se i clienti possono arrivare in auto fin davanti all'ingresso del negozio. La svolta green del consigliere Tosi fa sorridere. Improvvisandosi ecologista, propone l'adozione di pulmini verdi per il trasporto dei cittadini all'interno della città antica, ma poi contraddice se stesso affermando che le nuove piste ciclabili che collegano il centro ai quartieri rubano posti auto e suggerendo che il Comune conceda 20 minuti di transito gratuito dentro la Ztl agli automobilisti che devono fare delle commissioni veloci. Insomma: Tosi dichiara di volere un centro storico più vivibile, ma allo stesso tempo sogna di trasformarlo in una sorta di autostrada, dove il traffico è incessante. Forse non ha chiaro che il problema della Ztl non sono solo i posteggi, ma anche e soprattutto il traffico interno, che rende la città poco vivibile sia per i veronesi che per i turisti, che al ritorno dopo la pandemia cercheranno ancora più di prima mete dove poter passeggiare all'aria aperta in sicurezza. Siamo convinti che la direzione da intraprendere sia quella di un centro sempre più libero dalle auto che non sono necessarie, e che attorno a questo vada costruito un nuovo patto fra residenti e commercianti, uniti dal comune interesse di vivere e lavorare in una città più moderna, sicura, ecologica e appetibile. Ma l'obiettivo è raggiungibile solo facendo in modo che le persone non abbiano più bisogno del mezzo proprio per arrivare dentro l'ansa dell'Adige, dunque promuovendo la mobilità sostenibile e la realizzazione di altre piste ciclabili».

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