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Giovedì, 28 Marzo 2024

Operazione anti-droga a Trento, 16 arresti. Coinvolto il territorio veronese

I carabinieri trentini avrebbero scoperto una rete di distribuzione di stupefacenti, con centro a Roma, che faceva arrivare marijuana dall'Albania e poi la diffondeva in tutta Italia, in particolare nel Nordest

All'alba di oggi, 13 ottobre, i carabinieri di Trento hanno fatto scattare l'operazione Acqua Verde, che ha riguardato i territori di Trento e Bolzano, ma anche Roma, Mantova, Vicenza, Treviso e Verona. I militari hanno dato esecuzione a 16 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale trentino ed hanno eseguito 45 perquisizioni con la collaborazione anche dei colleghi di Piacenza e Lecce. I 16 provvedimenti cautelari riguardano 13 cittadini nigeriani, 2 italiani e 1 albanese, tutti accusati di essere membri di un'organizzazione criminale che traeva profitti dallo spaccio di sostanze stupefacenti.

L'operazione Acqua Verde sgorga dall'attività investigativa svolta dai carabinieri di Trento nel 2019 e nel 2020, sotto la direzione della Dda della locale Procura. La presunta associazione a delinquere avrebbe fornito stupefacenti che poi erano venduti in Piazza Dante, a Trento, e in altre piazze italiane, soprattutto del Nordest. Anche attraverso l'uso di intercettazioni telefoniche, gli investigatori avrebbero scoperto una rete di smistamento della droga, con centro a Roma, gestita da un gruppo di italiani. L'organizzazione sarebbe stata in grado di distribuire decine di chilogrammi di marijuana ogni giorno. La droga arrivava dall'Albania e in Italia sarebbe stata trasportata da corrieri nigeriani, i quali avrebbero viaggiato anche su treni ad alta velocità e avrebbero tenuto nascosto lo stupefacente in pellicole di plastica impregnata di etanolo, così da nasconderne l'odore.
Ma il reato ipotizzato è quello di associazione a delinquere perché, come riportato da Trento Today, i carabinieri avrebbero acquisito elementi che dimostrerebbero la presenza di una gerarchia interna del sodalizio e i modi in cui l'organizzazione criminale gestiva e controllava lo spaccio sul territorio, fornendo anche protezione agli affiliati.

I militari hanno infine sequestrato anche 16 chili di marijuana e raccolto elementi a carico di 31 indagati. Ma in passato ci sarebbero stati sequestri di 604 chili di marijuana e 17 chili di hashish che sarebbero riconducibili all'associazione criminale smantellata oggi.

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