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Martedì, 23 Aprile 2024

Alpini alla messa di Natale: «Speriamo di riacquistare presto la serenità»

Quello degli alpini «è amore fraterno che si fa dono», è stata la riflessione del vescovo che ha esortato gli alpini, così come i volontari di protezione civile, a «essere come Maria: soccorrete il più in fretta possibile con competenza e umanità»

La Basilica di San Zeno ha ospitato a Verona questa mattina, 19 dicembre, la tradizionale messa di Natale delle Penne Nere. Il vescono Giuseppe Zenti, insieme a don Bruno Fasani, al cappellano sezionale don Rino Massella e all'abate don Gianni Ballarini, ha celebrato la funzione religiosa in una chiesa gremita di alpini. Quello degli alpini «è amore fraterno che si fa dono», è stata la riflessione del vescovo che ha esortato gli alpini, così come i volontari di protezione civile, a «essere come Maria: soccorrete il più in fretta possibile con competenza e umanità».
A testimoniare la vicinanza della città e delle istituzioni militari e civili agli alpini, erano presenti il gonfalone della città di Verona scortato dal sindaco Federico Sboarina e dall'assessore Marco Padovani, il comandante del quarto reggimento alpini paracadutisti ranger Fulvio Menegazzo e il tenente colonnello Filippo Angelucci del Comfoter. Inoltre, il presidente della provincia Manuel Scalzotto, il deputato veronese Diego Zardini e il consigliere regionale Alberto Bozza, insieme a sindaci e amministratori di molti comuni del Veronese. Sono entrati numerosi, uno dopo l’altro, nelle navate della basilica anche i gagliardetti dei gruppi veronesi insieme ai rappresentanti delle tante anime delle Penne Nere, dai nuclei di protezione civile ai gruppi storici.
Ad animare la celebrazione, i brani intonati dal coro alpino El Biron.

«Mi auguro che questo sia un momento di serenità, stato d’animo che ancora ci manca ma che speriamo di riacquistare presto il prossimo anno, insieme alla nostra vita normale - è stato l'intervento del presidente di Ana Verona Luciano Bertagnoli - Esprimo tutta la nostra solidarietà ai sindaci e agli amministratori presenti: è emozionante vedervi così numerosi. Governare questa società stanca e divisa è sempre più difficile. La speranza è che il prossimo anno saremo tutti più uniti, di certo gli alpini saranno con voi in questa cordata, ancora in salita».
«Mai come quest’anno dobbiamo rivendicare il nostro volerci fare gli auguri di Natale. Questo momento fa parte dei nostri valori e della nostra tradizione esattamente come gli alpini rappresentano una parte importante di questi nostri valori di solidarietà», ha detto il sindaco Sboarina.

Per motivi cautelativi, a fronte del netto rialzo dei contagi registrato in queste ultime settimane, Ana Verona ha scelto in via prudenziale di annullare il tradizionale minestrone sul sagrato della basilica, che avrebbe dovuto seguire la celebrazione religiosa.
Le Penne Nere torneranno comunque a riunirsi ancora fra pochi giorni. Il 29 dicembre alle 20, in Gran Guardia, sarà presentato il primo volume del Centro Studi Ana Verona: "Il battaglione Val d’Adige nella Prima Guerra Mondiale. Storie e foto inedite di giovani alpini veronesi". E ancora, l’8 gennaio, sabato, nella chiesa di San Nicolò per una cerimonia commemorativa in ricordo di Alfonsino Ercole, gia presidente di Ana Verona e Ana nazionale, recentemente scomparso e i cui funerali si sono svolti a Treviso. La messa sarà celebrata da don Bruno Fasani e don Rino Massella.

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