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Zaia: «Ecco l'ordinanza. Senza mascherina, multe fino a 3.000 euro»

Il presidente del Veneto ha presentato l'ordinanza regionale valida dal 18 maggio. La firmerà solo dopo aver visto il decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte

«In due settimane si sono dimezzati i pazienti Covid nelle terapie intensive, mentre i ricoverati in ospedale sono passati da 1.056 a 601. Quindi i dati sono buoni». Dopo aver letto il bollettino di oggi, 17 maggio, sull'emergenza coronavirus in Veneto, il presidente regionale Luca Zaia ha confrontato i dati odierni sui ricoverati in ospedale e nelle terapie intensive con quelli del 3 maggio scorso. Due settimane esatte di Fase 2 e il virus non è tornato a diffondersi come nei mesi scorsi, nonostante la massiccia riapertura delle attività economiche. Questo permetterà al Veneto di aprire molti pubblici esercizi a partire da domani, 18 maggio, ma tenendo sempre d'occhio i bollettini giornalieri. E quindi come i dati del 3 maggio sono stati il punto di riferimento con quelli di oggi, i dati di oggi saranno il riferimento per i dati del 2 giugno. «Se ci saranno incrementi o focolai - ha anticipato Zaia - è inevitabile che dovremmo tornare indietro e ripensare la nostra ordinanza».

L'ordinanza regionale che permetterà a molti esercenti di tornare al lavoro entrerà in vigore da domani, come il decreto legge varato dal Governo e come il decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte che sarà presentato questo pomeriggio. L'ordinanza regionale è pronta, ma Zaia non l'ha ancora firmata perché vuole prima vedere il testo del decreto di Conte. Comunque il presidente del Veneto, la sua ordinanza, oggi l'ha presentata.

«Al primo punto dell'ordinanza ho voluto mettere i dispositivi di protezione individuale che rimangono obbligatori - ha dichiarato Zaia - Chi esce di casa senza mascherina rischia una multa da 400 a 3.000 euro. Restano anche le esenzioni per chi fa attività fisica intensa, per i bambini al di sotto dei sei anni e per chi ha delle disabilità o comprovati motivi che gli impediscono di portarla».

Gli spostamenti sono consentiti solo all'interno del confine regionale. «Gli spostamenti fuori regione saranno consentiti dal 3 giugno - ha aggiunto Luca Zaia - Abbiamo comunque previsto la possibilità di accordi tra presidenti regionali per permettere la visita ai congiunti tra province confinanti di due regioni diverse. E noi abbiamo già sottoscritto accordi con la provincia di Trento e con il Friuli».

Zaia ha spiegato che l'ordinanza regionale avrà degli allegati con le linee guida per le varie attività che potranno riaprire da domani. E sono tante quelle che potranno rialzare la saracinesca. «Potranno riaprire tutte le attività di somministazione e vendita di bevande e alimenti, come bar e ristoranti - ha annunciato il presidente del Veneto - Sempre da domani potranno riaprire gli stabilimenti balneari e tutte le strutture ricettive, sia alberghiere che extra-alberghiere, i rifugi alpini, i campeggi e tutte le altre strutture turistiche all'aria aperta. Poi, possono riaprire tutte le attività che offrono servizi alla persona, come parrucchieri o estetisti, ad esclusione dei tatuatori, dei trattamenti con bagno turco, delle saune e delle attività termali. Il commercio al dettaglio, invece, riapre tutto, senza alcuna esclusione di categoria merciologica. Ed anche i mercati su aree pubbliche. Riaprono tutti gli uffici di servizio anche professionale aperti al pubblico, compresi gli uffici di istruzione non scolastica. Domani potranno riaprire anche le autoscuole, le attività di produzione teatrale senza pubblico, piscine pubbliche e private e le palestre senza contatto fisico interpersonale. Potranno riaprire gli impianti sportivi ed anche musei, archivi e biblioteche, oltra ai parchi zoologici, le riserve naturali, i giardini botanici ed anche gli impianti a fune. I tirocini professionali potranno riprendere come anche le attività di formazione. E potranno riprendere anche le funzioni religiose».

Rimangono sospese le attività di centri culturali, centri sociali, sale gioco, sale scommesse, sale bingo, discoteche, parchi divertimento ed anche le attività ludico-ricreative per i bambini.

C'è, infine, un passaggio dell'ordinanza con cui la Regione chiede ai Comuni la disponibilità di ampliare gli orari e i giorni di apertura di quelle attività che riapriranno domani, sempre nell'ottica di evitare assembramenti. 

L'efficacia di questa nuova ordinanza è fino al 2 giugno.

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