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Lex & the City, a Verona torna la due giorni della Festa del Diritto

Tra i relatori del festival sono attesi Gherardo Colombo, Sabino Cassese e Paola Mastrocola. Il cartellone prevede incontri e confronti in diverse sedi della città

Sarà dedicata al "Diritto per l'avvenire" la seconda edizione di Lex & the City, la Festa del Diritto che venerdì 8 e sabato 9 ottobre porterà a Verona professionisti, esperti, cittadini e studenti a confrontarsi sui temi, grandi e piccoli, della legge e dell'etica della responsabilità, con lo sguardo orientato al post pandemia. Tra i relatori del festival sono attesi Gherardo Colombo, Sabino Cassese e Paola Mastrocola. Il cartellone prevede due giornate di incontri e confronti, in diverse sedi cittadine, dal municipio alle sale dell'università a quelle della Gran Guardia.

LEX & THE CITY - IL PROGRAMMA

Obiettivo del festival, alla luce di quanto accaduto a livello globale nell'ultimo anno e mezzo, è quello di interrogarsi sui temi più attuali e comuni a tutti i cittadini, e che fondano ciascuno le basi sul diritto civile. i relatori di seminari, tavole rotonde e interviste cercheranno una risposta a diversi e importanti interrogativi. Sulla scuola, sul mondo del lavoro, sull'impresa e sulla sostenibilità, sulla magistratura del futuro. L'importanza e l'attualità degli interrogativi, unita all'autorevolezza dei relatori che proveranno a rispondervi, fanno della Festa del Diritto un appuntamento di interesse trasversale, a cui tutti sono invitati a partecipare, in virtù di quella convivenza fatta di fiducia, amicizie, relazioni, lavoro e benessere che la pandemia ci ha fatto riscoprire come valore universale. Fa parte del programma anche una rappresentazione teatrale, dedicata alle donne che, dopo l’occupazione talebana, hanno scelto di rimanere a Kabul.

Lex & the City è organizzato dal comitato promotore con il patrocinio di Comune e Università, e di cui fanno parte il consiglio notarile di Verona e gli Ordini degli Avvocati, dei Commercialisti, dei Notai e dei Consulenti del lavoro.

«Lex and the City è stata una scommessa vinta nel 2019, con la prima edizione di quella che è stata una novità assoluta per la nostra città e che ha alzato l’asticella dell’offerta culturale - ha detto il sindaco Federico Sboarina - Oggi, nel contesto che stiamo vivendo, l’iniziativa assume ancora più importanza, perché non c’è ambito della vita di ciascuno di noi che non sia soggetto a regole e, in caso contrario, che sia necessario normare. Penso allo smartworking, la cui applicazione deve essere regolamentata, o ai numerosi provvedimenti e ordinanze urgenti che come sindaco ho dovuto disporre per il bene della comunità in diverse fasi della pandemia. Queste due giornate ci aiuteranno a rispondere ai quesiti di una società che va sempre più veloce. Ringrazio gli organizzatori per l’impegno e la passione profuse, ancora una volta l’obiettivo si raggiunge con il gioco di squadra».
«Il festival - ha dichiarato l'assessore alla cultura Francesca Briani - è frutto del lavoro appassionato di tanti professionisti che, con questa manifestazione, hanno voluto creare un evento capace di valorizzare la scienza giuridica. I protagonisti sono di altissimo livello, ma l’idea è quella di parlare non solo ai professionisti della giustizia, ma di coinvolgere studenti, amministratori e cittadini in una serie di appuntamenti dal taglio divulgativo».
«Dopo 18 mesi di incertezze, ci sembra di vedere un futuro, in cui riprendere il gusto della partecipazione diretta, dell'impegno comune, per la costruzione di un avvenire vivibile - ha aggiunto il presidente del comitato promotore Lamberto Lambertini - Ci chiediamo dunque come recuperare la scuola, come dare sicurezza al lavoro, come tradurre in pratica i principi di sostenibilità. Ci chiediamo inoltre quale ruolo in questo futuro ha la magistratura e se possiamo essere giudicati da un computer. Come dare senso di appartenenza sociale alle giovani generazioni e come offrire loro un avvenire degno di essere vissuto? Un confronto aperto tra tecnici, studenti, cittadini da cui uscire con qualche certezza in più».
Per il presidente del Tribunale di Verona Antonella Magaraggia «lo scopo della festa del diritto è far sì che i professionisti escano dalle aule del tribunale e dai loro studi per aprirsi alla cittadinanza. Ciò non vuol dire banalizzare il diritto, ma rendere queste tematiche comprensibili a tutti. Il diritto civile pervade le nostre vite, è giusto che i cittadini lo conoscano e ne siano consapevoli».
E a nome dei quattro Ordini professionali, Notai, Avvocati, Commercialisti e Consulenti del Lavoro, ha parlato Barbara Baldo: «Il nostro compito è ascoltare le esigenze di tutti e trovare la soluzione adatta, nel rispetto delle leggi e delle norme che regolano la nostra società. Queste giornate saranno occasione di dialogo, ascolto e riflessione».

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