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Tra Saval e San Zeno, 4 chilometri di ciclabile. Lavori al via il 22 febbraio

Il cantiere partirà dal Saval e avrà una durata di circa otto mesi. La nuova pista sarà posta all'interno del centro abitato e parallela a strade esistenti

È lunga quattro chilometri la nuova ciclopedonale tra il Saval e San Zeno, che collegherà uno dei quartieri più popolosi di Verona con il centro storico attraverso un tracciato in sicurezza per ciclisti e pedoni. Un nuovo tratto dedicato alla mobilità sostenibile che, partendo dal Saval, si diramerà tra Via Faliero, Via Emo, Via Da Mosto, Viale Colombo, Via Da Vico, Via Pontida e, giungendo a San Zeno, Piazza Bacanal e Via Vittime Civili di Guerra. Studiati in sicurezza anche tutti gli attraversamenti ai semafori. Un tracciato che, oltre al centro cittadino, diverrà via di collegamento verso l'ospedale e il quartiere di Borgo Trento (passando da Viale Colombo e Ponte Catena) e verso la stazione (passando da Viale Colombo, Circonvallazione interna e Porta Palio), allacciandosi ai collegamenti ciclopedonali che da lì diramano. Un grande rete interconnessa per una viabilità più sostenibile e differenziata.
Il progetto ha un costo complessivo di 1.400.000 euro ed è sostenuto dal Comune in cofinanziamento con il Ministero dell'ambiente, che ne ha riconosciuto il sostegno economico nell'ambito del programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.

Il cantiere prenderà il via il prossimo 22 febbraio, con i primi interventi al Saval, e avrà una durata di circa otto mesi. La nuova pista sarà posta all'interno del centro abitato e parallela a strade esistenti. Si svilupperà prevalentemente mediante l'allargamento di percorsi pedonali già presenti lungo il percorso, che saranno raddoppiati rispetto alla loro attuale dimensione, e con tratti di nuova realizzazione nei punti che ne necessiteranno.

La ciclabile sarà a doppio senso di marcia ed affiancherà il nuovo spazio dedicato ai pedoni, anch'esso ampliato lungo tutti quattro chilometri del percorso. Per garantire la massima sicurezza sia a piedi che in bicicletta, il percorso sarà separato dal traffico veicolare a motore attraverso spartitraffico longitudinali invalicabili, formati dalle aiuole alberate già esistenti lungo il tracciato.
La ciclopedonale sarà completa di segnaletica stradale e di un nuovo impianto di illuminazione pubblica a led, che ne consentirà l’utilizzo anche nelle ore notturne. Verranno modificati gli impianti semaforici in corrispondenza dell’intersezione di Via Da Mosto, Viale Colombo, Via Pancaldo e dell'intersezione di Corso Milano, Colonnello Galliano e Via Vittime Civili di Guerra a San Zeno. Il tutto per garantire un collegamento in sicurezza tra i quartieri e con le piste ciclabili esistenti.
Gli spazi verdi presenti lungo il percorso saranno riqualificati, con nuove piantumazioni e, dove necessario alla realizzazione dei lavori, con la ricollocazione delle piante interferenti con il tracciato.
L'area presente nella parte terminate di Via Da Mosto, attualmente abbandonata, sarà recuperata e destinata a giardino, per permettere il collegamento del nuovo percorso con la pista esistente del Canale Camuzzoni.

«È una nuova pista ciclopedonale di quattro chilometri, architettonicamente bella e funzionale - ha spiegato l'assessore alla viabilità Luca Zanotto - che ridisegnerà i collegamenti fra i quartieri Saval e Navigatori e il centro cittadino, l'ospedale di Borgo Trento e la stazione. Un percorso che, oltre a migliorare il collegamento con l'area più esterne della città, dà spazio alla mobilità in sicurezza di pedoni e biciclette. L'opera rientra nel piano comunale della mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, che promuove lo sviluppo di un sistema organico di percorsi e piste ciclabili secondo una specifica rete di colleganti da realizzarsi a livello urbano ed extraurbano. La pista ciclopedonale Saval-San Zeno è infatti la prima di una serie di nuove realizzazioni che puntano ad accrescere i servizi dedicati alla mobilità sostenibile e, con essi, l’uso di mezzi alternativi all’auto da parte dei cittadini. Una volta ultimato, il percorso diverrà un valido strumento per la mobilità quotidiana, lavorativa e scolastica, quale sistema alternativo di trasporto per la risoluzione, anche se parziale, dei problemi di congestione del traffico urbano locale. Anche per questo è stata riservata una particolare attenzione in prossimità degli attraversamenti pedonali e delle intersezioni semaforizzate, dove è garantita l'eliminazione delle barriere architettoniche, il potenziamento dell'illuminazione e l'installazione di nuovi semafori. Il tutto per assicurare la massima accessibilità e sicurezza a tutti i cittadini».

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