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Partite dal Veneto tre cucine mobili per l'accoglienza dei profughi ucraini in Polonia

Il presidente della Regione Luca Zaia: «Aiutiamo i civili ucraini nella nostra regione e in territorio polacco. Ci stiamo mettendo tutto l'impegno possibile. Ora le diplomazie facciano il loro lavoro e si arrivi presto alla pace»

Oggi, 5 aprile, dal polo logistico trevigiano di Bonisiolo, a Mogliano Veneto, è partita una colonna mobile della protezione civile regionale. La destinazione è in Polonia, dove è prevista la consegna di tre cucine mobili. Una di queste sarà installata a Cracovia, le altre due territorio ucraino. Tutte e tre saranno utilizzate da uomini e donne impegnati nell'accoglienza di profughi ucraini.
La colonna mobile è composta da mezzi provenienti da Veneto, Umbria ed Emilia-Romagna. Giovedì dovrebbe raggiungere Cracovia, dove avverrà la consegna delle cucine e dove verrà fornito un primo addestramento agli operatori locali.
L'operazione è coordinata dal dipartimento nazionale della protezione civile ed è sostanzialmente un dono per la sede di Cracovia del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, un'organizzazione non governativa che si occupa di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale.

«In questo momento terribile in cui la guerra si sta rivelando in tutta la sua atrocità nei territori ucraini, il Veneto è in prima fila per portare aiuto anche nei campi profughi in Polonia dove si trovano oggi quasi due milioni e mezzo di persone in fuga dai bombardamenti - ha commentato il presidente della Regione Luca Zaia - Il Veneto c’è e sta aiutando i civili ucraini, non solo quelli che arrivano nella nostra regione ma portando un po’ di sollievo anche in territorio polacco a chi vive in prima persona questa tragedia. Noi ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile. Ora mi aspetto solo una cosa: che le diplomazie facciano il loro lavoro e si arrivi presto alla pace».

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Un appello, quello di Zaia, che non sembra risuonare nei territori dove la guerra si sta combattendo. L'esercito russo si sta ritirando dal nord dell'Ucraina, ma solo per concentrare gli sforzi bellici sulla parte orientale e meridionale del Paese invaso. Mentre la Repubblica Ceca ha inviato vecchi carri armati di era sovietica per aiutare l'Ucraina. E l'Unione Europea inasprirà ancor di più le sanzioni alla Russia con lo stop alle importazioni del carbone ed un embargo per navi e tir russi e bielorussi nei porti e nel territorio europeo.

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