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Venerdì, 26 Aprile 2024

Il suo patrimonio cambia ma lui non lo segnala, sequestrati 300mila euro a un 50enne

L'uomo era stato condannato in via definitiva e per dieci anni avrebbe dovuto comunicare ai finanzieri variazioni di patrimonio superiori ai 10mila euro

Nei giorni scorsi, i finanzieri di Verona hanno sequestrato beni e denaro per un valore di oltre 293mila euro a un pregiudicato di origini siciliane residente nella provincia scaligera.

I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del tribunale di Verona su richiesta della locale procura, nei confronti di un 50enne condannato con sentenza irrevocabile ad un anno ed otto mesi di reclusione per il reato di estorsione aggravato del metodo mafioso.
L’uomo è finito nel mirino delle Fiamme Gialle poiché non aveva comunicato ai finanzieri le variazioni patrimoniali che lo avevano interessato nel decennio successivo alla condanna, così come imposto dalla normativa antimafia.

Sintesi grafica dell'operazione dei finanzieri

La legge, infatti, impone ai condannati con sentenza definitiva per reati di particolarmente gravi l'obbligo di comunicare al nucleo di polizia economico-finanziaria, per dieci anni, tutte le variazioni di patrimonio dal valore superiore a 10.329,14 euro. E tra i reati contemplati da questa legge ci sono anche quelli per cui il 50enne era stato condannato a Catania con sentenza definitiva del 2014. Entro il 31 gennaio di ogni anno, dunque, l'uomo avrebbe dovuto comunicare le variazioni del proprio patrimonio rispetto all'anno precedente, se queste variazioni fossero state superiori ai 10.329,14 euro. E le pene per questa violazione possono essere la reclusione da due a sei anni, una multa fino a 20.658 euro e la confisca dei beni e del denaro per un valore equivalente.
Il fine della norma è quello di introdurre un sistema di controllo del patrimonio delle persone condannate in via definitiva per la durata di un decennio, in modo da accertare e fare emergere eventuali attività economiche, seguendone lo sviluppo.

I finanzieri veronesi avrebbero accertato il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione da parte del 50enne, il quale è stato segnalato alla procura. L'uomo avrebbe commerciato auto e a lui sarebbe intestato un conto corrente in Romania verso il quale effettuava bonifici.

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